“Il decreto Severino prevede che eventuali misure coercitive per un Presidente di Regione, come gli arresti domiciliari, comportino la sospensione dalle funzioni. In tali casi, la cancelleria del tribunale o la segreteria comunicano gli atti al prefetto del capoluogo della Regione che ne dà immediata comunicazione al Presidente del Consiglio dei Ministri il quale, sentiti il Ministro per gli affari regionali e il Ministro dell’interno, adotta il dpcm che accerta la sospensione. In precedenti occasioni i tempi del dpcm sono stati rapidissimi. Nel caso della vicenda che riguarda la regione Liguria, l’ordinanza con la quale è stata disposta la misura degli arresti domiciliari per il Presidente Toti è del 7 maggio 2024. Siamo a giugno: perché il governo, in questo caso, non ha ancora emanato il dpcm che accerta la sospensione”? Così Alfredo Bazoli, capogruppo del Pd in commissione Giustizia a Palazzo Madama.
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