“Oggi, per l’ennesima volta, il comitato ristretto per discutere sulla legge sul fine vita è stato riunito a vuoto. Nonostante le promesse, nonostante le dichiarazioni di intenti, nulla è stato dai relatori prodotto. Solo parole inutili. Da cinque mesi è così. Una vera e propria presa in giro, intollerabile non solo nei confronti dell’opposizione, ma soprattutto nei confronti delle ats, degli operatori sanitari, dei medici, delle persone che soffrono e attendono una legge da anni. Il comitato ristretto è fallito, è servito solo a perdere tempo, come temevamo. Il calendario d’Aula prevede che la mia proposta di legge vada in aula a luglio. L’unica cosa sensata che resta da fare è tornare in Commissione, e lavorare questi due mesi sul mio testo di legge in vista dell’aula. Ulteriori rinvii e perdite di tempo certificherebbero solo la malafede di una maggioranza divisa che tiene in ostaggio il Parlamento, su un tema che meriterebbe una politica di ben altro spessore”. Lo dice il senatore Alfredo Bazoli, vicepresidente del gruppo del Pd, che oggi ha abbandonato per protesta il comitato ristretto della Commissione Affari sociali sul fine vita.
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