“Le audizioni sul decreto carceri, da parte di professori universitari, tribunali di sorveglianza, garanti, vanno oltre le nostre peggiori preoccupazioni.
Non solo le norme introdotte non saranno in grado di offrire alcun sollievo al grave sovraffollamento dei nostri penitenziari, ma anzi addirittura aggraveranno il lavoro dei tribunali di sorveglianza, ritardando l’emissione dei provvedimenti di liberazione anticipata. Quindi grazie a questo decreto meno detenuti usciranno dal carcere perché saranno più lunghe le procedure per ottenere i benefici di legge! Un risultato disastroso, che conferma una volta di più che questo governo sull’emergenza carceraria non ha la più pallida idea di quello che fa.
Non solo, la norma sul peculato introdotta per tappare il vuoto che si aprirà con l’abolizione dell’abuso d’ufficio, se da un lato conferma che quel vuoto di tutela esiste a va colmato, non è in grado in ogni caso di coprire le gravi condotte dell’abuso di vantaggio, dell’abuso di danno, del condizionamento di concorsi pubblici, che rimarranno del tutto prive di sanzione penale.
C’è solo da augurarsi che, contrariamente al solito, vi sia una vera e seria disponibilità a robuste modifiche in sede di conversione, pena la inutilità e irrilevanza, se non addirittura gli effetti negativi del provvedimento”. Così il capogruppo Pd in commissione Giustizia a Palazzo Madama Alfredo Bazoli.