“Il rinvio a giudizio dei neofascisti
accusati di essere gli esecutori materiali della strage di
piazza della Loggia del 1974 e le motivazioni della condanna del
neofascista accusato della strage di Bologna del 1980. Due fatti
giudiziari che confermano il quadro sempre più solido della
storia della strategia della tensione: un’alleanza tra
neofacisti e pezzi dei servizi e delle istituzioni, non solo
italiani, finalizzata a creare le condizioni per la svolta
autoritaria e impedire alle forze vive della sinistra di
avanzare nel Paese”. Lo dice il senatore Alfredo Bazoli,
capogruppo del Pd nella Commissione Giustizia. “Stragi politiche
di matrice oramai indiscutibilmente neofascista – prosegue
Bazoli – che hanno condizionato lo sviluppo del Paese. E sulle
quali quella destra italiana che non ha mai fatto i conti con la
propria storia, e che anche oggi con singolare strabismo si
indigna solo al ricordo del terrorismo rosso, dovrebbe
finalmente aprire una seria riflessione”.


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