Senatore Alfredo Bazoli, nella sua componente cattolica del Partito democratico che confini ci sono per i temi etici di cui si dibatte in questi giorni?
«Penso che sia necessario un approfondimento interno al partito, non si può bypassare tutta la discussione su temi così delicati».
Del matrimonio egualitario cosa pensa?
«Non sono pregiudizialmente contrario. Il governo Renzi ha fatto una buona cosa a introdurre le unioni civili come istituto distinto dal matrimonio, è stato il primo step in un Paese che partiva da una condizione decisamente arretrata. Adesso ci sono le condizioni per ragionare sul matrimonio egualitario».
Si può ragionare anche sulle adozioni per le coppie omosessuali?
«Il principio che deve muoverci sempre è l`interesse del minore. Credo che anche nelle famiglie omogenitoriali ci possono essere tutte le condizioni per il benessere di un minore Quindi si non ho pregiudiziali>
Vale lo stesso per le adozioni per i single?
«Sì la risposta non cambia. Si può ragionare anche sulle adozioni per i single grado di accogliere. Su questo non si può fare una differenza tra l`adozione di una donna o di un uomo».
Il tema più delicato è quello che riguarda le trascrizioni nei registri comunali dei figli di coppie omogenitoriali. Per questo a Milano è scoppiato il caso tra il sindaco e il prefetto. Cosa ne pensa?
«In questo caso ci troviamo della maternità surrogata>
E quindi?
Sono molto d’accordo con le recenti sentenze della Corte costituzionale e della Cassazione a sezioni unite. Hanno detto che la maternità surrogata è una grave violazione dei diritti umani e in particolare della donna. Dunque non si possono fare le trascrizioni – sic et sempliciter del rapporto di filiazione, così si avalla la maternità surrogata, seppure indirettamente. Ma il discorso vale anche per le coppie eterosessuali che ricorrono alla pratica, e sono la maggioranza».
Allora che fare?
«La soluzione individuata dalle due Corti è l`adozione per casi particolari. Il giudice valuterà caso per caso se, nell`interesse del minore, sia opportuno o meno riconoscere il rapporto di filiazione con il genitore cosiddetto intenzionale, oltre che con quello biologico».
Nel caso si tratti della trascrizione per bimbi figli di due donne?
«Secondo la giurisprudenza si possono trascrivere i nomi di entrambe le madri. Non è reato. Però questo è in capo alla giurisprudenza. E invece, come ha detto anche il sindaco di Milano Beppe Sala, ci vorrebbe una normativa puntuale che dia una risposta a tutti questi casi particolari, rispettando i principi delle Corti».
Non crede che chi vuole fare la pratica all`estero va a farla comunque nonostante i divieti italiani?
«Certo, è chiaro. Purtroppo la maternità surrogata è consentita in alcuni Stati e quindi la norma è facilmente aggirabile. Detto questo è giusto limitarla il più possibile».
II centrodestra per la maternità surrogata parla di introdurre il reato universale. Che ne pensa?
«Che sia una forzatura ideologica. Si può punire chi ha commesso il reato nel nostro territorio. Ma se si va all`estero dove quella pratica è lecita non si può intervenire penalmente».


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