“Entro il 31 maggio di ogni anno il ministero della Giustizia avrebbe dovuto inviare al Parlamento una relazione sulle pene pecuniarie, il cui ambito di applicazione è stato esteso dalla riforma Cartabia. Ma il ministro Nordio non l’ha mai fatto. Per questo, con un’interrogazione, gli chiediamo le ragioni di questo ritardo e quando intenda provvedere”. Lo dice il senatore Alfredo Bazoli, capogruppo del Pd nella Commissione Giustizia, che ha firmato rivolto un’interrogazione al titolare del dicastero della giustizia, sottoscritta da molti altri senatori del Pd.
“La riforma della giustizia penale approvata con il decreto legislativo 10 ottobre 2022, n. 150, meglio nota come Riforma Cartabia – spiega Bazoli nell’interrogazione – è permeata da un’impostazione contraria alla logica ‘carcerocentrica’, che invece è saldamente radicata nelle politiche in materia di giustizia seguite dall’attuale Governo. La predetta riforma non si è limitata ad apportare rilevanti modifiche al sistema delle sanzioni sostitutive delle pene detentive brevi, ma ne ha esteso l’ambito di applicazione. In particolare, le pene detentive brevi sono applicate in via residuale e si è ritenuto, invece, di intervenire in maniera significativa sulla disciplina della pena pecuniaria. Con l’intento di verificare gli effetti della riforma, è stata inoltre introdotta una relazione affidata al Ministro della giustizia, cui spetta il compito di inviare, entro il 31 maggio di ciascun anno, alle competenti Commissioni parlamentari una relazione in materia di esecuzione e conversione delle pene pecuniarie. Tuttavia, ad oggi il Governo non ha mai inviato al Parlamento la relazione e i dati citati e di questo chiediamo conto al ministro Nordio”.