“Il caso della signora veneta che si è tolta la vita con l’ausilio dell’azienda sanitaria locale conferma due cose. Che il suicidio assistito è già possibile, è già entrato nel nostro ordinamento giuridico, e che manca una legge organica che lo disciplini e ne renda uniforme, rigorosa e omogenea l’applicazione su tutto il territorio nazionale. Da tempo stiamo chiedendo che venga incardinata in commissione al Senato la proposta di legge di cui sono primo firmatario, e che riprende il testo approvato alla Camera nella scorsa legislatura. Non si può attendere oltre”. Così il senatore Alfredo Bazoli, capogruppo Pd in commissione Giustizia a Palazzo Madama.
Pubblicato il
in Comunicati Stampa, Giustizia, Stampa