“Siamo critici sull’abolizione del reato di abuso d’ufficio. Condividiamo le preoccupazioni dei sindaci, ma dobbiamo tenere conto del quadro di insieme”. Lo dice all’AGI il senatore Alfredo Bazoli, vice capogruppo vicario del Pd al Senato. Per Bazoli, infatti, l’abolizione “rischia di creare un vuoto di tutela della Pubblica Amministrazione nei confronti di cittadini”. Venendo meno il reato specifico, per Bazoli, “c’e’ il rischio che questo vuoto venga colmato dai giudici attraverso l’estensione di altre fattispecie di reato”. Infatti, pur in mancanza del reato d’ufficio, “un cittadino che si sentisse danneggiato dalla pubblica amministrazione non rinuncerebbe a rivolgersi alla magistratura che, da parte sua, dovra’ in ogni caso aprire dei fascicoli”. La proposta del Pd, dunque, e’ quella di “ritoccare il reato in maniera selettiva. Un reato”, ricorda l’esponente dem, “che e’ gia’ stato ampiamente ridimensionato con la riforma del 2020, riducendolo alle attivita’ vincolanti e lasciando fuori dal perimetro le attivita’ che riguardano la discrezionalita’ politica. Il reato si puo’ ancora ritoccare, agendo contemporaneamente su un altro piano”. Quello a cui Bazoli si riferisce e’ il testo unico degli Enti Locali: “Abbiamo depositato gia’ una proposta di legge sulla responsabilita’ erariale e contabile perche’ questa gravi meno sui sindaci. E abbiamo previsto che le responsabilita’ dei dirigenti non siano direttamente collegate a quelle dei sindaci: un sindaco non puo’ essere considerato direttamente responsabile se un bambino si schiaccia le dita per la porta di un asilo fatta male”, sintetizza Bazoli per il quale “se si agisce su queste leve, i problemi sollevati dai sindaci si risolvono al 90 per cento. Noi, come Partito Democratico, ci lavoreremo e chiederemo che questa abolizione integrale, che rappresenta solo uno specchietto per le allodole, venga sostituita con provvedimenti che agiscano sul testo unico e sulla responsabilita’ erariale.


Ne Parlano