E’ stato fatto sì o no un pasticcio nella gara Ilva come da giorni va ripetendo il Ministro Di Maio? Esiste sì o no un accordo firmato in gran segreto dal precedente Ministro, la cui segretezza lederebbe e violerebbe la legittimità della gara di aggiudicazione? Se come da tempo è stato affermato le risorse a disposizione dell’AS sarebbero state appena sufficienti fino alla prima settimana di luglio, come si farà fronte a quanto necessario fino al 15 settembre?
Nel caso AM non dovesse subentrare, chi ripianerà le somme anticipate dall’AS per la copertura dei parchi minerari? E, ferma restando la delicatezza della materia, possono i Commissari illuminare le “eventuali criticità” rilevate dal parere Anac?
Sono alcune delle domande che nel pomeriggio di oggi la Senatrice Bellanova ha rivolto ai Commissari straordinari Ilva durante l’audizione ancora in corso nelle Commissioni congiunte Lavoro e Attività produttive.
“Oggi è stato evidente, ancora una volta di più e grazie all’ampiezza e alla puntualità della relazione dei Commissari”, ha affermato la Senatrice Bellanova, “che chi afferma come su Ilva per anni non si sia fatto nulla evidentemente non sa di che parla pur avendo letto, come afferma, le 23mila pagine del dossier. Puntuale e ampia, la relazione – necessaria e urgente come abbiamo sempre affermato, invitando peraltro il Presidente alla calendarizzazione di una successiva audizione – ha chiarito una volta per tutte la complessità e delicatezza della vicenda, l’amplissimo raggio di quanto è stato necessario affrontare, la concatenazione tra il DPCM 2014 e quello 2017 (dove si confermano le prescrizioni e si rafforzano gli standard di tutela ambientale), la centralità degli interventi destinati all’ambientalizzazione e alla tutela ambientale. Oggi i danni di una politica che invece di assumere la responsabilità sceglie di rinviare è emersa in tutta la sua gravità”.


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