“Se questo fosse un Governo responsabile la presentazione del Reddito di cittadinanza, misura la cui attuazione pare impossibile ogni giorno di più e per cui adesso sono in seria rivolta anche gli assessori al Lavoro delle Regioni preoccupati della confusione che regna sovrano circa i centri per l’impiego e la creazione di un esercito di precari ribattezzati navigator, non avrebbe organizzato una vera e propria parata per presentare una misura considerata bandiera.
Invece oggi è andata in scena l’esatta replica del brindisi sul balcone, il secondo atto di una sceneggiata. Affermare come fa Di Maio che ai navigator sarà sufficiente un tablet, significa non avere la più pallida idea di cosa sia il mercato del lavoro né tantomeno di cosa serva al nostro Paese per mettere in asse domanda e offerta. Dire che basta raggruppare un po’ di documenti per ottenerlo, significa illudere le persone, spacciando una procedura farraginosa e al momento in parte ancora sconosciuta per un click, e questo può affermarlo solo chi confonde un discorso serio con un tweet. Non avere ancora definito, come risulta dall’audizione in Commissione Lavoro della Camera, se il nuovo presidente Anpal svolgerà il suo ruolo a tempo pieno o part time, significa considerare le politiche attive per il lavoro e la creazione di lavoro non un segmento strategico, come deve assolutamente essere, ma un’appendice.
D’altra parte su qualsiasi questione discettano con dirette fb dai sedili posteriori delle loro auto senza il minimo pudore, e quest’oggi il loro capo politico ha paragonato, evidentemente la vergogna è proprio merce rara, la povertà a un incantesimo. Per cui tranquilli: basterà risvegliarsi dall’incantesimo e quei cinque milioni di poveri dall’Istat certificati si sentiranno subito meglio. Così nessuno si accorgerà che per la truffa di cittadinanza hanno già tagliato risorse fondamentali per lo sviluppo, la crescita, i servizi, il welfare”.
Così la Senatrice Teresa Bellanova.


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