“E’ necessario uno scatto di orgoglio da parte dell’intera filiera istituzionale e da parte di tutti i cittadini meridionali indipendentemente dalle appartenenze politiche e da come ognuno di noi ha votato lo scorso 4 marzo.
E’ intollerabile che una Manovra di Bilancio disposta ad aprire un contenzioso così forte con l’Europa sugli spazi in deficit non contempli nel modo più assoluto il Mezzogiorno. E’ inconcepibile l’assenza di una strategia per il sud. Qui non si tratta, va detto con forza ai Ministri pentastellati così solerti in campagna elettorali nello spargere promesse ed illusioni, di rivendicare riserve indiane. Quelle le lasciamo volentieri a un Ministro che ancor prima di varare il reddito di cittadinanza ha deciso che i potenziali beneficiari, ovvero i suoi elettori soprattutto meridionali, vanno trattati a suon di controllo e di minacce.
Qui si tratta di impedire che il lavoro fatto in questi anni, e che stava dando le risposte attese, venga completamente vanificato, lasciando nel guado interi territori. Io non dimentico che quando parliamo dell’eccellenza del Made in Italia, a quell’eccellenza contribuiscono centinaia di imprese meridionali che in questi anni, anche silenziosamente, utilizzando gli strumenti a disposizione, hanno saputo riposizionarsi. C’è un manifatturiero di eccellenza come c’è un agroalimentare di eccellenza. C’è un’industria aeronautica che è il fiore all’occhiello del Paese. E in questi anni sono nate e si sono attestate centinaia e centinaia di startup, rafforzando il profilo di un Mezzogiorno deciso a non restare indietro nella sfida dell’innovazione. Settori che vanno assolutamente sostenuti perché da qui passa la modernizzazione del mezzogiorno, la valorizzazione dei territori, il futuro delle nuove generazioni. Perché solo se dovunque nel paese, e soprattutto nel Mezzogiorno, si afferma e si radica la buona economia, possiamo immaginare nuova e buona occupazione. Di tutto questo, dell’impianto necessario al Mezzogiorno, non c’è traccia nella Manovra, non c’era traccia nel Contratto di governo, e non c’è traccia in nessuna dichiarazione dei Ministri di questo Governo. Come non c’è più traccia della Ministra per il Sud”.
Così la Senatrice Teresa Bellanova, oggi a Potenza per concludere il convegno “Il Pd e il Mezzogiorno.Vincere la sfida della modernità”, Auditorium Parco del Seminario.
“Il Mezzogiorno non ha bisogno di assistenzialismo ma di classi dirigenti convinte che non c’è futuro per il Paese se il Mezzogiorno non riparte. E il reddito di cittadinanza immaginato dai 5Stelle è quanto di più lontano ci possa essere
dall’ inclusione attiva e dall’inclusione sociale.
C’è bisogno di una visione complessiva di sistema-paese nel cui ambito rafforzare la strategia per il Mezzogiorno, assumendo posizioni coraggiose. Dinanzi a noi abbiamo scenari in rapidissimo mutamento e nel nuovo scenario mediterraneo la centralità del nostro Mezzogiorno è evidentissima, a patto di saperla cogliere e di voler vedere quel che sta accadendo dalla Cina al Pireo, dal Pireo a Tangeri. Ma con chi si può discutere di tutto questo, mentre i ministri litigano tra di loro e nel tempo libero registrano dirette fb?”.


Ne Parlano