“Bisogna prestare a molta attenzione non solo a quello che di grave e in alcuni casi gravissimo sta avvenendo nel nostro Paese ma anche al modo in cui accade. Qui abbiamo a che fare non solo con un Governo che smantella diritti e alimenta a dismisura il conflitto sociale con l’individuazione di nemici ma con un uso frequentissimo dell’intimidazione e della minaccia come pratica politica e di governo e con la teorizzazione, anzi il perseguimento, della fine della democrazia parlamentare. Non lancio accuse ma sto ai fatti. E i fatti non sono per niente rassicuranti”.
Così la Senatrice Teresa Bellanova ieri sera a Bologna, in apertura della Festa dell’Unità, nel corso di una riflessione sul ruolo del Partito Democratico e su questi mesi del Governo Conte.
“Forse non lo ricordiamo più ma uno dei primi atti pubblici del Ministro Di Maio in uno studio televisivo è stato, nel maggio scorso, minacciare l’intera categoria dei giornalisti dichiarando che negli ultimi 50 giorni i telegiornali Rai avessero trattato gli esponenti 5Stelle con i guanti bianchi, testuali parole, per paura che andassero al governo e sostituissero i direttori. Poi l’annuncio: lo faremo molto presto. E dopo qualche giorno la minaccia di voler verificare le assunzioni cosiddette clientelari in Rai.
Dopo di che è toccato al Presidente dell’Anac, accusato di risultati deludenti proprio da Conte nel corso del discorso per la Fiducia alla Camera.
Quindi al Presidente Inps Boeri, con la pubblica minaccia di licenziamento solo perché aveva osato, come di prassi, informare preventivamente peraltro su esplicita richiesta il Ministro Di Maio sugli esiti nefasti del Decreto Dignità e sul rischio niente affatto remoto, anzi certificato, della perdita di 80mila posti di lavoro in dieci anni.
E ancora, mentre il Ministro Salvini di fatto sfida i giudici sul vergognoso caso della nave Diciotti affermando di essere pronto a farsi arrestare e chiamando a raccolta gli ‘amici’, prima ancora di ricevere dall’Avvocatura dello Stato il parere sulla gara Ilva, si sono diffuse notizie anche con atti parlamentari su un eventuale conflitto di interessi dell’Avvocato Generale dello Stato in merito all’oggetto del parere. Con la secretazione dello stesso, nel frattempo però violata in conferenza stampa, e la messa in scena di uno spettacolo a dir poco osceno sulla pelle di ventimila lavoratori.
E c’è di più. Perché non dimentico le affermazioni secondo cui bisognava derattizzare e fare pulizia nei ministeri e nella Ragioneria dello Stato.
Un meccanismo questo sì perfetto che tende a porre tutte le strutture e i soggetti terzi in una condizione di assoluta vulnerabilità e soggezione.
C’è stato un tempo in cui tutto questo lo avremmo definito una nuova micidiale e pericolosa forma di fascismo”.


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