“Apprendo con enorme stupore, e con molta preoccupazione, della querela da parte del Presidente Emiliano ai danni di Giorgio Assennato, un professionista la cui qualità e onestà mentale sono ben note a tutti, per aver osato mettere in dubbio, con riferimento alla vicenda Ilva, una decisione della Regione Puglia che lo stesso Emiliano ha ampiamente pubblicizzato e enfatizzato.
Non mi interessa, in questa sede, il merito della questione. Trovo però sconcertante che un presidente di Regione, magistrato in aspettativa, come risposta a una serie di obiezioni critiche circostanziate non abbia trovato di meglio da fare che querelare chi non la pensa come lui.
Michele Emiliano in questi anni non si è fatto scrupolo di accusare me, altri ministri, spesso l’intero Partito Democratico, chiunque esprimesse parere contrario su una vicenda delicatissima come l’Ilva di Taranto e il futuro di quella città, di essere al soldo delle lobby del carbone, rivendicando in modo arrogante il diritto di critica. Lo stesso Emiliano che oggi querela, non ho remore a definirla una vera e propria intimidazione, uno stimatissimo scienziato che ha osato mettere in discussione il suo operato.
Da questo momento in poi seguiremo il suo esempio. Chiedendo, come lui ha fatto, che intervenga il giudice penale. Lo farò per quanto mi riguarda e chiederò al mio partito di fare altrettanto.
Augurandomi, infine, che Giorgio Assennato non smetta di dire quello che pensa perché non possiamo consegnare la Puglia alle minacce e ai ricatti presidenziali”.
Così la senatrice Teresa Bellanova, a proposito della vicenda che vede coinvolto l’ex Direttore generale Arpa Puglia, querelato per diffamazione dal Presidente Emiliano dopo le critiche su fb circa la decisione della Puglia di rivolgersi all’Oms per effettuare la valutazione di impatto sanitario sulle emissioni Ilva”.
Lo scrive in una nota la senatrice del Pd Teresa Bellanova.


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