“Qui non si tratta di difendere i sindaci ma di rimarcare la pericolosità di una legge che produrrà solo migliaia di invisibili, che non sapranno dove andare, e insicurezza sociale.
Il Ministro Salvini dovrebbe smetterla di irridere i primi cittadini, quelli su cui pesa immediatamente l’onere della sicurezza delle comunità perché è evidente che se lo Stato chiude tutti gli Sprar e mette in strada i richiedenti asilo, queste persone non avranno né da dormire né da mangiare, e bene che vada andranno a infoltire l’esercito dei lavoratori migranti in nero.
E Di Maio dovrebbe preoccuparsi di questo. Di quanti immigrati, così, rischiano di essere risucchiati dal mercato illegale del lavoro, piuttosto che minacciare i suoi usando il Decreto come una clava, com quel tono da bullo che ormai conosciamo fin troppo bene.
Lo ripeto a scanso di equivoci: bene che vada si alimenterà il lavoro nero e irregolare.
Perché il rischio vero è che divengano manovalanza per il crimine organizzato.
Solo l’irresponsabilità di un Governo che non smette di sentirsi in campagna elettorale. che preferisce agitare i bassi impulsi
e lucra sulle paure dei cittadini poteva arrivare a tanto.
Purtroppo per loro un Paese complesso come l’Italia non si governa a colpi di fb o di titoli ad effetto. Sono necessari, mai come in questo momento, equilibrio, saggezza, competenza.
E un tavolo di discussione con i sindaci. Meglio il riconoscimento di un errore che l’apertura di un conflitto senza precedenti in cui a perdere saranno la politica, le comunità, il Paese, l’umanità”.


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