Il grande assente è il lavoro, le politiche per l’occupazione, le politiche industriali, il sostegno alla dorsale manifatturiera, il sostegno al binomio formazione-innovazione, alla qualità infrastrutturale del nostro Paese, al rilancio dell’economia, al rilancio del Mezzogiorno.
E il balbettio del Ministro Di Maio ieri in conferenza stampa mentre rimandava ad un testo ancora tutto da scrivere l’articolazione del forse-quasi-finto reddito di cittadinanza né è la prova più evidente”.
Così la Senatrice Teresa Bellanova, rispondendo pochi minuti fa alle domande di alcuni giornalisti a Palazzo Madama.
“Mentre nel Consiglio dei Ministri ieri si siglava una Manovra in parte ancora da scrivere”, ha proseguito la Senatrice Bellanova, “e il Presidente Conte si esercitava in acrobazie linguistiche pur di non usare la parola condono, a Milano, nel corso del Premio Eccellenza d’Impresa, è stato stigmatizzata con chiarezza la totale assenza di politiche strutturali per l’economia e la competitività. Esattamente quello di cui c’è bisogno e quello che manca totalmente non solo alla manovra ma proprio alla testa di chi è al Governo.
Oggi non sappiamo ancora se misure come ammortamento e iper ammortamento verranno non solo rafforzate ma riconfermate e così tutta la strumentazione a sostegno dell’innovazione e della formazione 4.0. Non sappiamo ancora quale sarà la direttrice di marcia per l’alternanza scuola-lavoro. Le politiche attive per il lavoro sono completamente scomparse. Non parlano di quello che serve al Paese, perché lo ignorano, ma mettono al centro di una manovra che produrrà solo deficit e nessun vantaggio per l’economia reale la garanzia che alcune promesse elettorali, indipendentemente dalla loro pericolosità, vengono mantenute. Promettevano di partire dalla povertà, ma hanno pensato ai condoni. Altro che buonumore! E’ vero e proprio sciacallaggio politico”.


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