“Su una questione così complessa e rilevante come Alitalia non si può venire in Commissione, con grande ritardo, a rispondere facendo il riassunto delle puntate precedenti. Ho seguito questa vicenda praticamente fino a ieri. So bene come stanno le cose. Quello che non sappiamo è cosa stia facendo il Governo, se ha valutato fino in fondo l’impatto per Fs di questa eventuale alleanza economica, se ha contezza e chiarezza sulla situazione occupazionale una volta conclusa l’Amministrazione straordinaria, sulla restituzione del prestito-ponte, sul Fondo volo presso l’Inps. E’ su questo che ci aspettavamo risposte. Non le abbiamo avute”.
Così la Senatrice Teresa Bellanova commentando la risposta in Commissione del Governo all’interrogazione su Alitalia presentata nell’ottobre scorso insieme al senatore Margiotta.
“A prescindere dal grave ritardo con cui si risponde a una interrogazione urgente non a caso presentata con molto anticipo, oggi”, ha affermato la Senatrice Bellanova nel corso della replica, “ci saremmo aspettati di conoscere lo stato dell’arte con dettagli più precisi e aggiornati di quanto nel frattempo evidenziato dalla stampa, non solo quella di settore. Soprattutto di capire con precisione come il Governo, i Ministri Di Maio e Toninelli, stiano seguendo il dossier: dall’ipotesi di new e bad company all’alleanza con FS anche dopo le valutazioni di Fitch come riportato dalla stampa e l’avviso rivolto a Governo e Ferrovie circa una rottura con Anas pena un danno economico rilevantissimo, quasi un tracollo, per la stessa Fs. La sensazione è che non ci sia alcuna valutazione dell’impatto che si potrebbe generare.
Dinanzi a tutto questo, che significa di conseguenza solidità della nuova compagine, capacità di procedere con gli investimenti necessari, garanzia per i lavoratori e occupazionale, competitività sulle tratte, il Governo”, ha proseguito la Senatrice, “stila tre paginette quasi scontate. So bene che la Cassa integrazione dura fino a quando c’è l’Amministrazione straordinaria, ed è per questo che chiedo di avere elementi di valutazione sul dopo. Il dopo riguarda certo i lavoratori e le lavoratrici di Alitalia ma anche le aziende dell’indotto perché non ci sono – almeno per me – lavoratori di serie a e di serie b. Va bene internalizzare i servizi, il punto è capire come o se si rischia una strage occupazionale.
Alitalia, come altri dossier strategici per il Paese, è una vicenda complessissima, un asset strategico, determinante per la nostra competitività e il nostro posizionamento globale: non si risolve con frasi ad effetto. Per questo sarebbe anche il caso di stralciarlo dalla polemica politica. A patto però di essere messi nelle condizioni di sapere e di capire”.


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