“Affermare che prima dei vincoli vengono i cittadini equivale a mandare un messaggio pericolosissimo al paese perché i vincoli a tutela del territorio e dell’ambiente significano tutela ambientale e tutela dei cittadini. Anche quando vietano di edificare nelle zone fragili del nostro territorio ed escludono tassativamente che si possano costruire case o alberghi lungo i greti dei torrenti, a due passi dalle spiagge, sui terreni pluviali. Questo Conte dovrebbe saperlo sia come Presidente del Consiglio che come cultore del diritto. A meno che non voglia anteporre, anche dinanzi alle tragedie che scorrono sotto i nostri occhi, l’interesse elettorale di Governo e 5Stelle all’interesse nazionale. Che non è continuare e avallare la peggiore politica dei condoni, come a Ischia. Piuttosto intervenire con azioni mirate sul rischio idrogeologico e le fragilità del nostro Paese come avevamo iniziato a fare con Casa Italia, che questo Governo ha colpevolmente smantellato, ritenendo evidentemente che la tutela del territorio non è una priorità nazionale”.
Così la Senatrice Teresa Bellanova, a sostegno del ripristino immediato del Dipartimento Casa Italia voluto dal Governo Renzi per promuovere sicurezza del Paese, cura e tutela del territorio, e le strutture di missione come Italia sicura.
“E’ sufficiente uno sguardo al sito del Dipartimento”, prosegue la Senatrice Bellanova, “per avere contezza del grande lavoro svolto in questi anni e soprattutto della necessità di una strategia unitaria e di sistema che affronti problemi ignorati per troppi anni e per troppi anni lasciati colpevolmente marcire. La tragedia siciliana purtroppo ci insegna anche questo, e noi abbiamo il dovere di metterci al lavoro perché tragedie del genere non debbano ripetersi. Ecco perché adesso più che mai diciamo no al condono di Ischia e no a una visione politica delle cose che, pur di monetizzare elettoralmente nell’immediato, condanna il Paese e i cittadini a correre rischi enormi.
Abbiamo necessità di un grande Piano di intervento e risanamento del territorio, e su questo dobbiamo chiamare a raccolta le migliori competenze e professionalità di cui il nostro Paese è ricco.
Già negli anni scorsi la Svimez aveva indicato nella rigenerazione urbana e territorio un potentissimo driver di sviluppo, soprattutto nel Mezzogiorno, capace di generare occupazione qualificata e di qualità. E’ questo che serve al Paese, tutela e investimenti per la qualità territoriale. Non condoni scellerati. Di Maio e Salvini farebbero bene a capirlo, piuttosto che lanciare accuse indecenti a chi ritiene che la tutela e la salvaguardia del territorio siano la priorità”.


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