Il senatore del Partito Democratico Franco Mirabelli ha presentato alcuni emendamenti al disegno di legge di stabilità riguardanti Milano, in particolare per garantire esenzioni sul Piccolo Teatro e su Expo 2015.
‘Con un provvedimento del Governo Monti – spiega Mirabelli – il Piccolo Teatro di Milano è stato inserito nell’elenco Istat delle Pubbliche amministrazioni, con la conseguente applicazione della spending review, che comporterebbe l’impossibilità di svolgere gli investimenti necessari all’attività produttiva. Con gli emendamenti da me presentati si chiede quindi al governo di riconoscere la peculiarità e l’unicità del Piccolo Teatro di Milano quale Teatro d’Europa, un’istituzione che offre un teatro d’arte per tutti, con repertori nazionali ed internazionali e si avvale di collaborazioni con le altre realtà europee e, di conseguenza, di non assimilarlo agli uffici della Pubblica Amministrazione, al fine di consentire una prosecuzione dell’attività, anche in vista dell’evento Expo 2015 che dovrebbe incrementare il turismo nel capoluogo lombardo.
Un altro emendamento, sempre a mia firma e sottoscritto da altri colleghi del Partito Democratico, chiede che venga consentito anche agli altri capoluoghi di provincia lombardi, così come si è fatto per Milano, di derogare ai vincoli previsti dalla spending review in materia di spese di organizzazione e di comunicazione per quanto riguarda le iniziative legate ad Expo 2015’.
‘Con un provvedimento del Governo Monti – spiega Mirabelli – il Piccolo Teatro di Milano è stato inserito nell’elenco Istat delle Pubbliche amministrazioni, con la conseguente applicazione della spending review, che comporterebbe l’impossibilità di svolgere gli investimenti necessari all’attività produttiva. Con gli emendamenti da me presentati si chiede quindi al governo di riconoscere la peculiarità e l’unicità del Piccolo Teatro di Milano quale Teatro d’Europa, un’istituzione che offre un teatro d’arte per tutti, con repertori nazionali ed internazionali e si avvale di collaborazioni con le altre realtà europee e, di conseguenza, di non assimilarlo agli uffici della Pubblica Amministrazione, al fine di consentire una prosecuzione dell’attività, anche in vista dell’evento Expo 2015 che dovrebbe incrementare il turismo nel capoluogo lombardo.
Un altro emendamento, sempre a mia firma e sottoscritto da altri colleghi del Partito Democratico, chiede che venga consentito anche agli altri capoluoghi di provincia lombardi, così come si è fatto per Milano, di derogare ai vincoli previsti dalla spending review in materia di spese di organizzazione e di comunicazione per quanto riguarda le iniziative legate ad Expo 2015’.