II governo ha corretto la stangata sulle auto aziendali. Ma dall`aumento delle tasse saranno escluse solo le auto ibride ed elettriche, pochissime, e gli agenti di commercio. Sulle altre il prelievo sui lavoratori raddoppierà.
Perché avete deciso questa nuova tassa?
«Il ministro Gualtieri e io eravamo molto perplessi su questa proposta caldeggiata dalla viceministra Laura Castelli (M5S) – risponde il viceministro dell`Economia, Antonio Misiani (Pd) – ma nella riunione di maggioranza le nostre preoccupazioni sono cadute nel vuoto. In ogni caso, rispetto alla prima ipotesi che prevedeva il l00% per tutti i veicoli, si è scelto un intervento selettivo perché i veicoli diesel o benzina verranno considerati sull`imponibile per il 6o% del valore convenzionale chilometrico, una percentuale allineata alla media dei Paesi Ocse, mentre quelli ibridi e elettrici a130%. Un incentivo per i veicoli meno inquinanti coerente con l`impronta ambientalista della manovra».
Le tasse per chi ha un`auto aziendale aumenteranno anche di 1.500 euro l`anno?
«L`impatto medio calcolato dai nostri uffici è una frazione di quella cifra ed è quasi dimezzato rispetto all`ipotesi iniziale. Ma siamo pronti a confrontarci con gli operatori del settore per verificare eventuali incongruenze».
Tuttavia il governo non ha fatto una bella figura. Ogni giorno spunta una tassa.
«Intervenire sulle entrate è sempre difficile, ma le nuove tasse più contestate valgono tutte insieme un decimo dell`aumento Iva che abbiamo scongiurato. Le critiche da parte dell`opposizione o delle associazioni di categoria ci stanno. Quanto alla maggioranza, ricordo sommessamente che la legge di Bilancio è stata varata con il consenso di tutte le forze che sostengono il governo Conte, che l`hanno discussa e sviscerata comma per comma. È una pia illusione pensare di recuperare consensi chiamandosi fuori dalle scelte più difficili assunte tutti insieme lontano dai taccuini e dai social».
Il metodo collegiale non sembra funzionare.
«La collegialità è indispensabile. A una condizione, pe- rò: il “salvo intese” può valere per un provvedimento, non per l`intero cammino da fare insieme».
Il segretario del Pd, Nicola Zingaretti ha detto che l`atteggiamento dei renziani sulla manovra è come quello della destra. Condivide?
«Ha detto una cosa molto diversa, che condivido fino in fondo: il dovere di ognuno di noi, Renzi compreso, è difendere e valorizzare una legge di Bilancio che ha il merito di aver evitato una tremenda stangata sull`Iva, che avvia il taglio delle tasse sui lavoratori, abolisce il superticket e promuove il più grande piano di investimenti pubblici degli ultimi dieci anni».
Veniamo alle pensioni. Che senso ha riformare il meccanismo di indicizzazione per dare appena 3 euro in più nel 2020?
«Capisco l`obiezione, ma si tratta di un primo passo verso una revisione del sistema di rivalutazione che scatterà nel 2022 e che abbiamo condiviso con i sindacati».
Ai quali avete promesso anche un taglio dell`Irpef dal 2021. Ma con quali risorse, visto che anche la manovra per il 2021 sarà zavorrata dalla necessità di disinnescare clausole Iva per 18,4 miliardi di euro?
«Intanto, cominciamo col dire che questi 18 miliardi sono lo in meno di quelli che abbiamo trovato, perché la manovra non solo ha annullato gli aumenti dell`Iva che nel 2020 sarebbero costati più di 500 euro a famiglia, ma ha anche ridotto di molto le clausole per il 2021. Quanto alle risorse, esse verranno dalla lotta all`evasione e dalla revisione delle agevolazioni fiscali».
E il taglio della spesa pubblica improduttiva? Su questo c`è davvero poco.
«Abbiamo fatto una scelta. La manovra predisposta dall`ex ministro Tria, prevedeva 6 miliardi di euro di tagli lineari, che colpivano sanità, enti locali e pubblico impiego. Noi abbiamo limitato i tagli alle spese delle amministrazioni centrali, senza toccare la spesa sociale». Ci saranno modifiche alle tasse sulla plastica e sulle bevande zuccherate? «Siamo disponibili a confrontarci con le associazioni di categoria per tarare meglio queste misure, ma tenendo fermi i saldi della manovra».


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