“I numeri del Def sono stati rivisti nel mezzo di un’emergenza e di un’economia di guerra. Le stime della crescita sono riviste a ribasso ma non sappiamo ancora con l’incertezza del conflitto se dovremmo ridurle ulteriormente. Quello che dobbiamo fare e’ fare di tutto a livello italiano ed europeo per scongiurare la terza recessione in dieci anni. Il nostro sistema produttivo, le nostre imprese, le nostre famiglie non reggerebbero il colpo di una terza recessione nell’arco di un decennio. Dobbiamo tenere aperta la strada di un possibile scostamento ulteriore e di un possibile piano europeo ulteriore, un Next Generation 2.0 contro il caro energia”. Lo afferma il senatore Dem Tommaso Nannicini, presidente della commissione bicamerale su previdenza e assistenza, nel corso della trasmissione Agora’. “La rinuncia al gas russo naturalmente ha un costo di breve periodo, il punto e’ che anche un costo economico non metterlo, perche’ vuol dire prolungare il conflitto, dare flussi finanziari alla Russia che ha invaso un altro paese con costi umani e anche economici. Quindi non c’e’ solo una questione umanitaria di uno Stato che e’ stato invaso, la liberta’ di un popolo, ma c’e’ anche un tema economico: fermare questa guerra vuol dire chiudere il rubinetto alle risorse finanziarie di chi le usa non per i cittadini russi ma per finanziare una guerra di aggressione”, conclude.

 


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