‘Siamo in un periodo preelettorale e questo non aiuta certo un confronto sereno, ma le rappresentazioni teatrali su questo provvedimento hanno passato il limite, a cominciare dall’indicarlo come esclusivamente rivolto alla salvezza del comune di Roma, mentre, si guardi per esempio all’edilizia scolastica, con il decreto diamo respiro a quelle amministrazioni locali che, non dimentichiamolo, in periodo di crisi, non hanno sperperato, come qui si è detto, ma hanno anzi costituito la prima linea d’intervento verso comunità colpite in modo durissimo dalla crisi’. Lo dice il senatore del Pd Giancarlo Sangalli, vicepresidente della commissione Bilancio, intervenendo in aula in dichiarazione di voto per conto del suo Gruppo sul dl Salva Roma.
‘Certo, – spiega Giancarlo Sangalli – questo non vuol dire evitare di accertare le responsabilità degli amministratori. Esse devono essere stabilite anche grazie alle misure di rigore contenute nel decreto. Se dovesse prevalere la falsa rappresentazione che qui l’opposizione ha voluto dare di un’Italia incapace di fare fronte sia alle emergenze che all’ordinaria amministrazione, si fa un danno al Paese, ben sapendo tra l’altro che le responsabilità politiche di alcuni possibili dissesti, a cominciare dal caso della Capitale, hanno responsabilità politiche chiare. Negli anni scorsi, a cominciare dal 2008, – prosegue il parlamentare democratico – nonostante i pranzi a polenta e amatriciana che i senatori della Lega dovrebbero ricordare, il Pd non si è sottratto al dovere di aiutare la Capitale d’Italia in difficoltà, nonostante il disastro dell’amministrazione Alemanno. Ora spiace vedere il prevalere di tutt’altro spirito fra coloro che a quel tempo erano maggioranza. Al Paese serve la ripresa e nei comuni, piccoli o grandi, serve soprattutto senso di comunità, che può emergere solo se gli amministratori avranno i mezzi per fornire i migliori servizi. Per questo, – conclude Sangalli – il Pd vota a favore di questo provvedimento’.

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