“Approvato l’emendamento alla legge di
Bilancio che stabilisce sia un criterio più favorevole di riparto
del Fondo Unico per lo Spettacolo, sia le assunzioni a tempo
indeterminato di personale artistico, tecnico e amministrativo
anche per il 2022, sia la proroga per il rendiconto 2021”. Così i
Senatori PD Vincenzo D’Arienzo e Francesco Verducci.
“Come è noto- aggiungono- la Legge di Bilancio 2022 ha
istituito un fondo con dotazione pari a 100 milioni di euro per
l’anno 2022 e 50 milioni di euro per il 2023 per l’assegnazione
di un contributo finalizzato a incrementare il fondo di dotazione
delle fondazioni. La patrimonializzazione delle Fondazioni è un
fattore determinante, considerato che da anni, ormai, fanno
fatica a ridurre il livello del debito e men che meno a fare
importanti investimenti destinati ad incrementare l’attivo
patrimoniale”.
“Abbiamo proposto- commentano D’Arienzo e Verducci- di integrare
quella previsione – che agisce in maniera determinante sui
bilanci – e con l’emendamento è stato deciso che la ripartizione
della quota del Fondo unico per lo spettacolo avvenga sulla base
della media delle percentuali stabilite per il triennio 2017-2019
e non sull’ultimo triennio in cui, causa Covid, non si è
lavorato. Ci sarà più tempo per rendicontare l’attività svolta
nel 2021, ovvero entro il 30 giugno 2022, dando conto in
particolare di quella realizzata a fronte dell’emergenza
sanitaria da Covid-19, delle esigenze di tutela dell’occupazione
e della riprogrammazione degli spettacoli. Si proroga fino al 31
dicembre 2022 la possibilità di procedere ad assunzioni a tempo
indeterminato di personale artistico, tecnico e amministrativo
mediante procedure selettive riservate in misura non superiore al
50 per cento dei posti disponibili al personale che alla data di
pubblicazione dei relativi bandi presti servizio, o lo abbia
prestato fino a un anno prima della data di entrata in vigore
della disposizione, presso la fondazione che procede
all’assunzione, sulla base di contratti di lavoro a tempo
determinato per un tempo complessivo non inferiore a diciotto
mesi, anche non continuativi, negli otto anni precedenti”.
“Abbiamo tenuto conto delle difficoltà che le Fondazioni
lirico sinfoniche hanno attraversato a causa della pandemia e per
evitare che questo importante pilastro della cultura italiana nel
mondo potesse venire meno, oltre al rafforzamento dei bilanci
patrimoniali, abbiamo proposto integrazioni per consolidare le
strutture di produzione”, concludono i due Senatori Pd.


Ne Parlano