“Intervengo per rappresentare al governo e al ministro dei rapporti con il Parlamento che giriamo intorno a quota 90 fiducie: avevamo chiesto un impegno alla maggioranza in conferenza dei capigruppo per garantire che le commissioni svolgessero e concludessero l’esame dei provvedimenti. E invece ci risiamo, ancora una volta nessun mandato al relatore, nessuna discussione: la fiducia annunciata e imposta non consente a quest’aula di svolgere la funzione che le è propria, cioè di contribuire alle procedure legislative del nostro Paese”. Lo ha detto Francesco Boccia, presidente del gruppo del Pd al Senato, prendendo la parola in Aula.
“Tutto questo – ha proseguito Boccia – avviene il giorno dopo lo spettacolo indecoroso andato in onda nel Cdm di ieri. In altri tempi un ministro, che con la sua delegazione di partito, vota contro la decisione della maggioranza del governo di impugnare la legge sul terzo mandato della provincia autonoma di Trento si sarebbe già dimesso. Ieri abbiamo visto invece forze politiche attaccate alle poltrone. E chiediamo che il ministro Calderoli riferisca. Ci ritroveremo in Parlamento un ddl sui Lep che non risponde alle richieste della Consulta ma umilia il Parlamento, un testo con 33 articoli con una delega in bianco sui Lep che riguardano tutto, dalla sanità alla scuola, dai trasporti all’assistenza, dai porti, aeroporti e urbanistica pianificazione territoriale. Il governo chiederà alla maggioranza di chiudere gli occhi e obbedire. Dopo lo Spacca Italia, l’Esecutivo torna di nuovo sul luogo del delitto e lo fa nel giorno in cui si consuma uno scambio in Cdm: l’approvazione del ddl sui Lep in cambio della bocciatura della legge sul terzo mandato del Trentino. Ma dove siamo? Questo è il Parlamento della Repubblica, non è un’osteria. Dico ai presidenti dei gruppi di maggioranza: fermateli, perché un’umiliazione così le aule parlamentari non l’hanno mai subita”.


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