Ue: Boccia (Pd), “Meloni dimentica manovra, interessi destra non sono interessi del Paese”
“Questo è l’ottavo consiglio europeo nel quale la Premier rappresenta tutti i noi e siamo alla vigilia della terza manovra su cinque di questo governo. Io consiglierei a Giorgia Meloni di non utilizzare sempre riferimenti al passato, a chi c’era prima di lei, anche per le prossime due manovre perché potrebbe arrivare alla fine legislatura parlando solo di quello che è accaduto prima del suo arrivo. La manovra che sta per arrivare in Parlamento sarà pesantemente condizionata dalle scelte del governo Meloni in Europa, quelle scelte di cui la Premier ha dimenticato di narrarci. Ha fatto una bella arrampicata sugli specchi, provando a parlare degli interessi nazionali come se fossero gli interessi della comunità italiana, quando sono gli interessi di parte della maggioranza. Ma vorremmo ricordare alla Premier che gli interessi nazionali non coincidono con quello che lei pensa. Perché sarebbero interessi di tutti se si facessero in Europa le battaglie che la destra non fa e cioè la battaglia per il bilancio comune, per il debito comune, per la difesa comune, per l’industria comune, per i salari comuni, per il welfare comune, per le pensioni comuni. Ma su queste battaglie l’Italia non c’è mai”. Lo ha detto in Aula il senatore Francesco Boccia, presidente del gruppo del Pd, intervenendo nel dibattito sulla relazione della Presidente del Consiglio Meloni. “L’Italia c’è – ha proseguito Boccia – quando tra una contraddizione e l’altra si ricorda di provare a mettere una toppa sulle riflessioni del passato, come quella fatta dalla stessa Meloni nel 2017, quando disse: ‘l’Ue è un comitato d’affari da cui i popoli fuggono’. Sono contento che non la pensi più così, sono contento che chieda ai partiti di opposizione il sostegno al commissario Fitto e che chieda alla Lega e al vicepresidente Salvini di votare la Commissione Von der Leyen. Ma non mi pare che sia così. Se lo fosse, sarebbe un passo in avanti e una notizia: due leader sovranisti che decidono di votare la stessa commissione”.
Migranti: Boccia (Pd), in Albania 1 mld per centri detenzione, poteva andare a sanità
“Chiedo alla maggioranza e al governo un sussulto di responsabilità sulla questione delle migrazioni in relazione all’Albania e anche alla Tunisia e al Sudan, paesi dei quali la Premier ha dimenticato di parlarci. Hanno destato in noi grande preoccupazione le comunicazioni del Presidente Orban al Parlamento europeo sul semestre di presidenza ungherese: migrazioni e asilo vengono visti dalla destra sovranista sempre in un’ottica difensiva e nel disprezzo dei diritti umani. Non è la vicenda drammatica dell’accordo con l’Albania che salverà la coscienza dei sovranisti. Quel miliardo speso in Albania poteva essere speso per sanità, servizi indispensabili, servizi alla persona. Sono invece finiti in Albania per costruire centri che la destra chiama di accoglienza, ma che saranno di detenzione in un paese che non c’entra nulla e con una modalità che non c’entra nulla con l’Europa che vogliamo”. Lo ha detto in Aula il senatore Francesco Boccia, presidente del gruppo del Pd, nel corso del dibattito sulla relazione della Premier Meloni in vista del Consiglio europeo.
Mo: Boccia (Pd), Italia non sia ignava, Ue riconosca stato Palestina
“Gli organismi internazionali hanno perso la forza e il potere di fermare una guerra. Non era mai successo nella storia dell’Onu un tale tasso di delegittimazione come quello a cui assistiamo da mesi. Ma dove siamo arrivati? Cosa fa il governo italiano per evitare di far passare l’Italia intera per ignava? Noi ribadiamo la ferma condanna per l’attacco terroristico vigliacco e atroce, che un anno fa ha colpito Israele per mano di Hamas provocando oltre 1200 morti e 200 ostaggi e condanniamo la reazione spropositata del governo di Netanyahu a Gaza che ha portato nel corso di quest’anno al massacro di oltre 40mila persone, di cui quasi 20mila minori. Chiediamo al governo di riaffermare il diritto del Libano di vedere garantita la propria integrità territoriale e la sicurezza all’interno del proprio territorio sia verso l’azione destabilizzante di Hezbollah, sia verso le incursioni e i bombardamenti di Israele, nel rispetto di tutti gli attori della risoluzione 1701 delle Nazioni Unite. Nessuno sta vincendo questa guerra, ci sono solo diversi gradi di sconfitta. Chiediamo di sostenere in sede europea, forte dell’impegno assunto nel 2014 dal Parlamento europeo, il riconoscimento dello Stato di Palestina, nel rispetto del diritto alla sicurezza dello Stato di Israele, per preservare la realizzazione dell’obiettivo di ‘due popoli, due stati’, di sostenere ogni iniziativa diplomatica volta a ottenere un immediato cessate il fuoco in Medio Oriente, a Gaza e in Libano”. Lo ha detto in Aula detto il senatore Francesco Boccia, presidente del gruppo del Pd al Senato.
“Sull’Ucraina – ha proseguito Boccia – chiediamo all’Esecutivo di intervenire in ogni sede internazionale per l’immediato cessate il fuoco e il ritiro di tutte le forze militari russe che illegittimamente occupano il suolo ucraino, ripristinando il rispetto della piena sovranità e integrità territoriale dell’Ucraina, di fare attivamente pressione, anche nelle relazioni bilaterali, sull’Ungheria, affinché revochi i propri veti e consenta lo sblocco dello strumento europeo per la pace (EPF), compreso il nuovo Fondo di assistenza per l’Ucraina”.