“Meloni ha una maggioranza che si fa una guerra quotidiana strisciante ma per tentare di compattarla attacca l’opposizione e forza la mano su tutto. Lo sfascia carceri che oggi diventa legge con l’ennesimo voto di fiducia. La brutta pagina scritta oggi sulla RGS che, con le parole di Giorgetti, diventa un ufficio di staff del governo di destra. L’occupazione delle istituzioni da parte della destra ad ogni livello, i presidenti dei due rami del Parlamento che indicano i capigruppo dei gruppi delle opposizioni come componenti di una Bicamerale vergognosa sul Covid (pur di assecondare la foga no vax del governo), i condoni per i furbi che aumentano di mese in mese, la certificazione avvenuta ieri in aula dell’aumento delle tasse per tutti, in particolare per lavoratori dipendenti e pensionati. Sempre ieri è stato annunciato in pompa magna dalla maggioranza il voto del 12 settembre sui membri di elezione parlamentare del CDA della Rai: ma è un annuncio che serve a coprire le forti divisioni di una maggioranza che litiga continuamente e che quando trova l’opposizione unita sui valori, come nel recepimento del media freedom act, viene battuta nel paese e nelle istituzioni. Andiamo verso una manovra di bilancio piena di incognite, con un governo che non sa che pesci prendere ma che è sempre più allergica, come abbiamo visto, ai controlli di autorità terze sui conti pubblici: su questo, con il ddl Misiani, e sul bilancio dello Stato continueremo ad incalzare il governo. Giorgia Meloni dice che le opposizioni sono feroci e bloccano le riforme. Noi pensiamo che il Pd e le opposizioni, con le loro battaglie, hanno salvato in questi due anni il Paese dallo sfascio. A settembre prima della manovra affronteremo la discussione sul ddl sul fine vita, a prima firma Bazoli e cominceremo anche a discutere della modifica della Bossi/Fini. Sono temi nostri su cui incalzeremo la maggioranza prima della battaglia sulla manovra che non sappiamo come verrà affrontata visto che non sappiamo nemmeno come sarà la nuova legge di contabilità che le nuove regole europee ci impongono. Ora abbiamo davanti la nostra estate militante, e poi ci prepareremo a un autunno politico intenso e caldo. Credo che il nostro lavoro in Senato sia stato importante: le battaglie su premierato e autonomia, sul salario minimo, le oltre 750 interrogazioni presentate, i nostri ddl hanno messo in difficoltà la destra e il governo. Alla ripresa continueremo il nostro lavoro convinti che il governo Meloni possa essere messo in difficoltà, viste le loro divisioni e la loro incapacità di governare“. Così oggi il presidente dei senatori del Pd Francesco Boccia all’assemblea del gruppo del Pd prima della pausa estiva.


Ne Parlano