“Il taglio del cuneo fiscale è una bugia. Il governo mente sapendo di mentire. Non è un taglio del cuneo fiscale è un bonus. Più basso di quello di Draghi, che copriva l’anno ed era scritto nella Nadef. Quello della Meloni è un bonus di 50 euro da luglio a novembre: la somma dei due delta è il 4 per cento in meno di costo fiscale per 5 mesi, che si trasformano in 50 euro al mese per lavoratore. Totale 250 euro in 5 mesi. Bisogna smettere di fare propaganda. I sindacati volevano discutere di una misura strutturale. Cosa che questo taglio non è”. Così il presidente dei senatori del Pd Francesco Boccia a Tagadà su La7.
“C’è una quota che non si ritroverà in tasca dei soldi in più: quelli che perdono il Reddito di cittadinanza, quelli che hanno i voucher, quelli che vedono il contratto a termine prolungarsi visto che è consentito” dal decreto.
“Anche la sinistra nel decennio che abbiamo alle spalle, non solo in Italia, ha la responsabilita’ di non avere capito per tempo che l’evoluzione di questo capitalismo spinto avrebbe portato, oltre opportunità, tante diseguaglianze che sono sotto gli occhi di tutti. Chi pensava, fino a 15 anni fa, che il commercio sarebbe stato sostituito dal commercio online? E’ cambiato il mondo, e’ cambiato il lavoro e la sinistra invece di fare battaglie per la casa e il lavoro ha assecondato questi cambiamenti”. “Se dobbiamo fare autocritica , facciamola. Alcuni di noi hanno sostenuto provvedimenti non di sinistra. Schlein era con la Cgil e con i sindacati a manifestare contro il Jobs Act”, aggiunge Boccia. “vedo e tocco con mano le battaglie appena iniziate in parlamento, dal decreto Cutro al salario minimo. Quelli sono i temi su cui ci stiamo battendo”.


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