“Riguardo alle prossime elezioni regionali dell’autunno non so come finirà rispetto alle date. Con la destra dipende dai mesi. A volte sono per l’election day, a volte no. Piegano le regole a loro piacimento. Sono abituati così, è la cifra del loro governo. Ma dopo due anni non sappiamo che idea hanno dell’Italia. Stanno insieme solo per un accordo di potere. Nascondono le tensioni in campagna elettorale ma poi si detestano: ci sono i mal di pancia di FI sull’autonomia, la Meloni e’ nervosa, la Lega ricatta il governo. Ora andremo a tre elezioni regionali importanti. Ma nel 2025 la destra farà di tutto per evitare competizioni elettorali amministrative solo per garantire la sopravvivenza del governo. Per questo faccio un appello a tutti i dirigenti del centrosinistra: smettiamo di parlare di noi. Il risultato del 9 giugno è stato uno spartiacque. Elly Schlein ha fatto dell’unità la cifra dell’agire del Pd. E su questo abbiamo ottenuto consensi importanti. E con l’unità con le altre forze abbiamo dato l’idea di una società. Alternativa a quella della destra. Noi vogliamo far convivere diverse identità dentro una idea complessiva di società. La destra ha mentito al Paese. Con la manovra verrà giù la loro maschera. Sono loro i nostri avversari, smettiamo di dividerci e misurarci tra di noi e continuiamo a combattere per la sanità e la scuola pubbliche, contro l’autonomia della Lega, contro il premierato della Meloni, per il salario minimo”.
“Quando la destra è andata a Palazzo Chigi il paese stava in piedi e contava sul PNRR per riprendersi, con una programmazione degli investimenti pubblici. E dico a Giorgetti che il PNRR non è la pianificazione sovietica, ma la possibilità di crescita del nostro paese. Ora questo governo non sa se riesce a confermare le misure, taglio del cuneo fiscale e riduzione Irpef, della scorsa manovra. Non si sa che cosa sarà fatto per la sanità, per i servizi, per gli asili. Parlano di 30 miliardi ma non sono nemmeno sufficienti per confermare le misure dello scorso anno. Giorgetti smetta di fare dibattiti, di sostituire il Ragioniere generale dello Stato perché non è obbediente, e venga in Parlamento a dirci la verità sui conti. Il re è nudo, smettano di dire bugie ai cittadini”.Così il presidente dei senatori del Pd Francesco Boccia intervenendo ad un dibattito con Chiara Braga e Nicola Zingaretti alla Festa nazionale dell’Unità in corso a Reggio Emilia.