«Lega e Fratelli d`Italia hanno fatto uno scambio»: Matteo Salvini ha ottenuto uno sprint sulla riforma dell`Autonomia e Giorgia Meloni incasseràla riforma del premierato. Il capogruppo Pd a Palazzo Madama, Francesco Boccia, annuncia che i dem «faranno le barricate» contro una riforma, l`Autonomia, «che cristallizza le diseguaglianze: la bloccheremo con un referendum».
Domani in Aula al Senato inizia l`esame della riforma sull`Autonomia, mentre in commissione si discute del premierato. Un gioco politico?
«L`architrave dell`alleanza politica Lega-Fratelli d`Italia si basa sullo scambio tra autonomia e premierato. Nel silenzio assordante di FdI, è stata anteposta follemente l`approvazione dello “Spacca-Italia” anche alla modifica costituzionale di iniziativa popolare».
Si avvicinano le Europee. Salvini ci arriverà con la riforma dell`Autonomia approvata?
«Siamo colpiti dal cinismo di una premier e di un partito, FdI, che parla di patria e nazione tutti i giorni ma non si vergogna di svendere la coesione e l`unità del Paese in cambio dell`elezione diretta del capo, perché è questo che loro hanno in mente: vogliono comandare e sono disposti a dividere ancora di più il Paese. A creare la secessione dei ricchi».
E Forza Italia?
«In tutto questo Forza Italia è schiacciata, subisce l`Autonomia e non incide sulla discussione sul premierato. La destra mostra i muscoli ma sottovaluta le incoerenze politiche e i mal di pancia dei loro presidenti di Regione, come Occhiuto in Calabria, Marsilio in Abruzzo e Bardi in Basilicata. Noi in Parlamento faremo le barricate».
Il ministro Matteo Salvini sostiene che la riforma premierà chi spreca meno e chi spende meglio. Innegabili gli sprechi che negli anni si sono visti in molte Regioni, ma è davvero questa la soluzione?
«Stanno abbandonando al loro destino il Sud e i 12 milioni di italiani che vivono nelle aree di montagna, nel Mezzogiorno come al Nord. Stanno svendendo una parte di Paese, per ottenere cosa? Un premierato sbagliato, la riforma non funziona e sanno anche loro che dovranno tornare indietro>.
In che modo impatterà sul Paese la riforma dell`Autonomia?
«Cristallizza le diseguaglianze per quanto riguarda assistenza sanitaria, scuole, trasporti e servizi essenziali per gli anziani e anche per i bambini, pensiamo agli asili nido. Cancella ogni possibilità di perequazione, che invece era oggetto di confronto permanente tra lo Stato e gli Enti locali».
È una riforma che spinge alla privatizzazione?
«Hanno in testa sempre la regionalizzazione e la privatizzazione selvaggia della scuola, ma anche dei servizi alla persona. Glielo impediremo. In commissione abbiamo bloccato ogni tentativo ma ci riproveranno alla Camera. Ci sono realtà che avranno più disagi di quelli che hanno già oggi. Ma mentre oggi c`è la perequazione dello Stato, in futuro ognuno dovrà fare per conto proprio».
Le diseguaglianze nel Paese, però, esistono già. Negli anni in cui siete stati al governo, cosa avete fatto per accorciare le distante?
«Nella legge di Bilancio 2021 del governo giallorosso abbiamo istituito un fondo di perequazione infrastrutturale di 4,6 miliardi legato all`autonomia con la prospettiva di arrivare in 5 anni a 50 miliardi. Avrebbe colmato le differenze su trasporti e logistica. Più si stabilivano i Livelli essenziali delle prestazioni e più si riducevano le differenze. Il fondo è stato appena tagliato dal governo Meloni».
Quali iniziative pensate di intraprendere dentro e fuori dal Parlamento?
«Faremo di tutto per fargli cambiare idea, mobilitazioni e anche un referendum nel Paese. Intanto faccio l`ultimo appello a tutti i senatori e le senatrici eletti nel Mezzogiorno e nelle aree interne. Fermatevi finché siete in tempo perché altrimenti sarete complici di aver spaccato l`Italia».