“Noi abbiamo stigmatizzato il
comportamento del governo su questo modo di legiferare. L’unica
cosa che sta accadendo e’ che abbassano al testa e fanno
decretazione d’urgenza su temi che servono solo a rafforzare le
curve, perche’ continuano a parlare a una minoranza del Paese e
ignorano i temi che toccano la pelle viva degli italiani”, ha
detto il capogruppo del Pd al Senato Francesco Boccia, aprendo
la conferenza stampa del Pd di presentazione degli emendamenti
al decreto Carceri. “La maggioranza porta spesso a coprire i
provvedimenti con un voto di fiducia”, ha proseguito Boccia. Per
quanto riguarda il decreto Carceri, il Pd ha presentato “una
ottantina di emendamenti”, precisa il capogruppo dem in
commissione Giustizia Alfredo Bazoli, “a uno dei decreti piu’
malriusciti di questa maggioranza che abbiamo visto fino a qui”,
aggiunge la deputata e responsabile Giustizia del Pd Debora
Serracchiani. “Un decreto che ci indigna profondamente perche’
non da’ piena attuazione alla riforma Cartabia e non risolve il
problema del sovraffollamento”. “Percio’ abbiamo voluto
sostenere la proposta Giachetti sulla liberazione anticipata”,
prosegue Serracchiani. Che annuncia norme che puntano a “rendere
automatici” criteri di riduzione della pena e vogliono
“ripristinare misure previste durante il Covid che hanno dato
ottima prova di se'”. Serracchiani conclude sull’abuso
d’ufficio: “La maggioranza, perche’ serviva una bandierina a
Forza Italia, ha corso alla Camera mettendosi contro le
normative internazionali e ora corre ai ripari introducendo il
peculato per distrazione”.

“Noi siamo delusi da questo decreto”, ha
esordito il capogruppo del Pd in commissione Giustizia Alfredo
Bazoli, durante la conferenza stampa al Senato di presentazione
degli emendamenti dei dem al decreto Carceri. “Questo decreto e’
un guscio vuoto”, ha proseguito Bazoli. “Noi abbiamo presentato
una ottantina di emendamenti per provare a indurre, ad aiutare
la maggioranza a riempire questo guscio vuoto di contenuti”,
andando “incontro a esigenze impellenti e non procrastinabili”.
Il primo nodo affrontato dalle proposte del Pd e’ il
sovraffollamento delle carceri. “Bisogna intervenire con misure
che mirano, in maniera emergenziale, a ridurre la popolazione
carceraria. Quindi noi abbiamo previsto la liberazione
anticipata, abbiamo messo tante varianti di un aumento dei
giorni di liberazione anticipata. Abbiamo presentato un
pacchetto di emendamenti che vanno in quella direzione,
riprendendo ovviamente anche le norme del ddl Giachetti”, ha
spiegato Bazoli. “Abbiamo presentato delle norme che puntano a
rendere automatico lo sconto di pena di un giorno ogni dieci
quando la pena e’ espiata in condizioni particolarmente
degradanti”, ha detto ancora il capogruppo del Pd in Commissione
Giustizia. “Abbiamo presentato emendamenti che aumentano i
limiti di pena per accedere alla detenzione domiciliare, da due
a quattro anni, e poi abbiamo presentato un pacchetto di
emendamenti che ripristinano condizioni che erano state pensate
per i detenuti durante il Covid, quindi aumento dei giorni di
permesso premio o licenze premio per i detenuti, aumento dei
limiti per le telefonate e le videochiamate, tutte misure che
hanno dato ottima prova di se’ durante il Covid”, ha osservato
ancora Bazoli. Un altro tema al centro degli
emendamenti è quello dell’affettivita’ e dell’intimita’ in
carcere. “Questo e’ un obbligo che ci ha imposto la Corte
Costituzionale, in Spagna e in Francia ci sono gia’ misure che
consentono intimita’ e affettivita’ in carcere, dobbiamo andare
in quella direzione, e poi c’e’ un pacchetto di emendamenti che
riguarda l’abuso d’ufficio. Qui proviamo a ripristinare qualche
vuoto di tutela, proviamo a metterci dentro qualche norma che
riguarda l’abuso di danno, tra le cose piu’ odiose che sono
state depenalizzate e cioe’ quando esponenti della Pubblica
Amministrazione intenzionalmente cagionano un danno al
cittadino”, ha concluso Bazoli. Sul sovraffollamento e’
intervenuta Anna Rossomando, vicepresidente Pd del Senato,
componente della commissione Giustizia a Palazzo Madama. “C’e’
una difficolta’ ad applicare le misure alternative gia’
esistenti perche’ c’e’ una difficolta’ enorme sul personale
della magistratura di sorveglianza”, ha puntualizzato. “Noi
abbiamo un emendamento che dice che devono essere stanziati dei
fondi sulle case territoriali, perche’ altrimenti dove vai a
scontare la pena alternativa”, ha spiegato Rossomando. “Le
risposte ai contenuti nel decreto sono evanescenti, questo
decreto di necessita’ e urgenza ha solo il titolo”, ha detto
Walter Verini, senatore del Pd, componente della commissione
Giustizia al Senato.

“Valutiamo favorevolmente gli emendamenti di FI su semilibertà
e messa alla prova, e auspichiamo che abbia la forza di tenerli
e votarli, anche insieme alle opposizioni. Riteniamo che su
temi come questi non esistano vincoli di maggioranza”.
Così il Senatore Alfredo Bazoli.


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