“Siamo entrati in una fase complicata. Sui temi all’ordine del giorno aumenterà il livello di scontro con la maggioranza, anche perché l’opposizione in Parlamento è unita ed è più forte. Ma la destra vuole portare avanti provvedimenti identitari. E vogliono approvare le norme sulla separazione delle carriere, la loro riforma della giustizia, perché vogliono arrivare al referendum. Siamo stati bravi a portarli lunghi sui tempi, così come abbiamo fatto del resto nella battaglia contro il premierato. Sono battaglie di propaganda della destra alle quali abbiamo reagito con coesione e unità. Ci siamo caricati sulle spalle un lavoro di opposizione e di ostruzionismo nei confronti di provvedimenti che rovinano la nostra democrazia. Ora abbiamo di fronte una battaglia da condurre per la legge sul fine vita. Alla Camera era stato approvato il testo Bazoli che oggi di fatto la destra ha stravolto presentando un testo imbarazzante, di fatto la privatizzazione della sofferenza. Io credo che la maggioranza sia in forte difficoltà anche su questo tema. Vedremo quali saranno i tempi. Sono convinto che se saremo in grado di tenere vivo il merito del tema costringeremo la destra a confrontarsi e a modificare un testo che così come è assurdo. Chiederò ai capigruppo di maggioranza di ripensare un testo sbagliato e di correggerlo attingendo a piene mani dal testo Bazoli. E invito il governo a stare fuori dal confronto”. Così il presidente dei senatori del Pd Francesco Boccia all’assemblea del gruppo del Pd convocata sul tema del fine vita.
“Sono tra coloro che preferiscono approvare una legge imperfetta – ha aggiunto Alfredo Bazoli, vicepresidente del gruppo – purché il nostro paese adotti norme in materia di fine vita, ma il testo portato in commissione è inaccettabile e costituisce una regressione anche rispetto alla situazione attuale. Mi auguro si possa riaprire un confronto”.