“I referendum sono
fondamentali perché sono cinque domande che se avranno cinque
risposte affermative saranno una spinta per una Italia più
giusta”. Lo ha detto il presidente dei senatori del PD,
Francesco BOCCIA intervenendo a Canosa di Puglia, nel nord
Barese, a un incontro nel centro studi e ricerche di Farmalabor
a cui partecipa il leader della Cgil, Maurizio Landini. “Andiamo
avanti con il nostro impegno per cercare di portare al voto i
prossimi 8 e 9 giugno più persone possibili per un’Italia
migliore”.
“Meloni dice che vuole
andare al seggio e non votare? È come andare allo stadio e non
guardare la partita. La vicinanza al presidente La Russa l’avrà
fatta diventare interista”. È l’ironico commento del presidente
dei senatori del PD, Francesco BOCCIA alle parole della premier
Giorgia MELONI che questa mattina, rispondendo ai giornalisti,
ha dichiarato che si recherà alle urne il prossimo fine
settimana quando si voterà per i referendum, ma senza ritirare
la scheda. Il presidente del Senato, Ignazio La Russa tifa
Inter, squadra che sabato scorso ha perso la finale di Champions
League.
“Le destre invitano a non votare; chiedono di restare a casa,
di restare in silenzio. Vogliono che non cambi qualcosa e che i
lavoratori, così come le imprese sane, come questa, restino in
silenzio”, ha aggiunto BOCCIA dopo aver visitato, con il leader
della Cgil Maurizio Landini la Farmalabor di Canosa di Puglia,
nel nord Barese. “Per la destra è più comodo che i problemi del
mercato vengano scaricati sulla parte più debole precarizzando e
impoverendo il lavoro”, ha proseguito BOCCIA evidenziando che
“ogni giorno vengono forniti numeri fasulli sull’occupazione
omettendo che il lavoro creato è sempre più povero”.
Rivolgendosi agli elettori, BOCCIA evidenzia che le destre
“sanno che il vostro voto può cambiare il corso delle cose a
partire dalla battaglia sul salario minimo che può riprendere
vigore”. “Temono l’onda di una nuova partecipazione e di piazze
piene che svegliano la coscienza collettiva. Boicottando il
referendum – conclude – provano a indebolire la democrazia,
perché temono che il popolo si riprenda la parola”.


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