“Il Pd combatte lo ‘spacca-Italia’ di Calderoli. Al ministro Calderoli lo abbiamo detto in tutti i modi, ma noi potevamo essere di parte, perché siamo il Partito democratico. Poi glielo ha detto il servizio bilancio, ma anche il servizio bilancio non andava bene, è stato ‘ibernato’, con una tecnica molto di destra che ci ha fatto anche molto arrabbiare. Poi lo ha detto l’Ufficio parlamentare di bilancio, e poi la Banca d’Italia e poi la Confindustria, che tutto è tranne che vicina ai partiti. E ovviamente le organizzazioni sindacali da sempre. Ora, questo governo non concerta, non negozia, non media. Nei prossimi giorni noi continueremo a dire non soltanto il nostro no ma a mettere sul tavolo le ragioni di questo no. Non c’è un fondo di perequazione, una riforma senza soldi non si fa. E soprattutto non si può fare una riforma che ha bisogno di 100 miliardi, abbiamo stimato tra gli 80 e i 100, per gli asili nido, per il trasporto pubblico locale, per la scuola a tempo pieno, per la sanità pubblica. E soprattutto dietro a questo disegno di Calderoli c’è il solito disegno della Lega lombarda, della regionalizzazione della scuola, e questo non glielo consentiremo, dovranno davvero passare sul nostro corpo”. Lo ha detto il capogruppo del Pd al Senato, Francesco Boccia, a margine dell’evento sull’autonomia organizzato dal Pd a Napoli.


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