“Ora siamo arrivati al 12 dicembre. E questa notizia, la riapertura dei termini per l’adesione al concordato preventivo biennale per le partite Iva, e’ la conferma di quanto questo governo sia in difficolta’ nel trovare le risorse per la manovra di bilancio e, ancor piu’ grave, la prova che Giorgia Meloni e Giorgetti considerano la questione fiscale come una leva per raschiare il barile e racimolare qualche soldo e come una ‘zona franca’ dove qualcuno puo’ ‘fregare’ lo Stato”. Lo dichiara il presidente dei senatori del Pd, Francesco BOCCIA. “Con la conseguenza, inoltre, di mettere in difficolta’ i professionisti che hanno dovuto gestire in tempi ristretti il rapporto con i clienti a cui hanno dovuto spiegare la proposta di concordato e ravvedimento speciale degli anni pregressi. Cosi’ facendo pero’ lo Stato perde di credibilita’ e l’amministrazione finanziaria si indebolisce sempre di piu’. Noi ribadiamo la nostra contrarieta’ totale allo strumento del concordato preventivo. Mentre il Parlamento discute di una manovra di Bilancio recessiva e che non risponde alle esigenze degli italiani sempre piu’ impoveriti, il governo si preoccupa di proteggere i ‘furbetti’ delle tasse: ma chi non ha aderito prima non aderira’ poi. Il risultato piu’ grave di questa scelta sara’ che questa manovra di Bilancio sara’ scritta sull’acqua, perche’ non avremo certezza delle entrate su cui sara’ costruita, e sara’ ‘pagata’ da chi le tasse le paga sempre”, conclude.


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