“Le alleanze si fanno prima sulle visioni comuni e poi sui programmi. Non poniamo condizioni a escludere. Certo, a giudicare dalle posizioni critiche espresse da Calenda e Renzi mi sembra complesso… In Parlamento occorrerà uno sforzo di comprensione e dialogo per mettere in difficoltà la destra. Ci proveremo. Giuseppe Conte è una persona seria e intelligente: penso non ipotizzi alcuna concorrenza ma voglia solo aggregare quante più forze possibili. Mi sembra evidente che la posizione del Pd e quella di M5s abbiano punti di convergenza. Se mi permettete, credo d’averlo detto molti ma molti mesi fa e i risultati in alcune importanti amministrative ci hanno dato ragione. Vedremo”. Lo dice Francesco BOCCIA, nuovo capogruppo del Pd al Senato, in un’intervista al quotidiano La Stampa. “Il nostro obiettivo è diventare il partito di maggioranza che fa da magnete per tutte le forze politiche progressiste alternative alle destre. Non facciamo corse sugli altri”, dice ancora, sottolineando che “Elly non ha in mente un partito movimentista ma ha in mente un Pd che sia una casa per i movimenti. Sono due cose diverse. Il Pd ha una storia che deriva dalla tradizione del comunismo italiano, da quella socialista e da quella cattolica democratica. Ma davanti abbiamo una nuova domanda politica che il Pd a guida Schlein interpreta coerentemente, da sinistra europea. Dobbiamo fare sintesi, senza fughe in avanti o ritirate tattiche. Non c’è nulla di radicale in questo, c’è una bussola: la difesa degli ultimi”.


Ne Parlano