“Il congresso non merita ipocrisie. Per dirla alla Robertson, non c’è pietà per le tirannie, le frodi e l’ipocrisia. E la reazione dei nostri elettori sarebbe impietosa se i gruppi dirigenti che hanno deliberatamente assunto scelte sbagliate pensassero di mascherarsi dietro operazioni congressuali di maquillage. Il PD non è un comitato elettorale o un partito di proprietà di qualcuno ma un’associazione fatta da centinaia di migliaia di persone dove i gruppi dirigenti passano, ma la comunità resta. Chi pensa di nascondersi dietro altre alchimie per replicare gli errori commessi in passato, alimentando divisioni correntizie, sta già sbagliando di nuovo, questo sarà un congresso senza ipocrisie, in cui andrà detto tutto con chiarezza: dall’identità al nostro ruolo in Europa, dal cambiamento di linea tra il GOVERNO Conte 2 di centrosinistra, davvero meridionalista, al perché siamo entrati in un GOVERNO con la Lega, perché non si è voluta fare l’alleanza con il M5S alle ultime ELEZIONI politiche, perché gli ultimi hanno preferito votare FDI o cinque stelle fino ai nodi da sciogliere sul futuro in politica estera, sull’autonomia e sulle stesse alleanze. Basta con quelli che dicono poi vediamo. No, vediamo ora. Oggi c’è un bel contributo di Nicola Zingaretti sul PD della giustizia. Sì, il PD deve parlare di giustizia sociale e ambientale, deve ricostruire una connessione sentimentale con gli ultimi, altrimenti non è più la sinistra che dovrebbe vivere lì dov’è nata, per strada e non nei palazzi”. Così Francesco Boccia, senatore PD e responsabile Regioni e Enti locali della Segreteria nazionale, in diretta a Sky Agenda su Sky Tg24.


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