“Dopo le parole del ministro Ciriani oggi nell’Aula del Senato siamo ancora più preoccupati. E’ evidente infatti che il governo italiano tra Trump e l’Europa sceglie Trump e lo fa non solo per la politica ma anche sul piano delle dinamiche economiche che danneggeranno il nostro Paese e che riguardano il monopolio di fatto di Starlink. Il ministro Ciriani ha cercato di mettere una toppa peggiore del buco e per questo noi chiederemo un’informativa urgente nell’Aula del Senato ai ministri competenti, sia sul Pnrr che sui rischi per la sicurezza nazionale cui ci espone l’uso della rete Starlink e chiederemo alle altre opposizioni di condividere questa nostra richiesta”. Lo ha detto in Aula il senatore Francesco Boccia, presidente del gruppo del Pd, intervenuto nel corso del question time.
“Il ministro Ciriani – ha spiegato ancora Boccia – ha risposto questa mattina a due nostri atti di sindacato ispettivo, uno di ottobre e uno di dicembre. Ci ha detto, da un lato, che il governo non intende rimodulare il Pnnr e quindi che il progetto Italia a 1 Giga va avanti ma, dall’altro, che siccome l’attuazione del Pnrr è in ritardo l’Esecutivo pensa di affidare a Starlink la copertura delle aree grigie del Paese. Questo non va bene per le performance, che sarebbero inferiori alla banda ultra larga proprio su territori che hanno bisogno di maggiore connettività e non va bene perché non è chiaro se il governo intende scaricare sulle regioni, magari con i fondi di sviluppo e coesione, la concreta copertura. Non va bene perché non abbiamo ancora mai visto in Aula il ministro Foti, non abbiamo alcun aggiornamento sul reale stato di attuazione del Pnrr e dopo due anni e mezzo è ridicolo imputare i ritardi a chi c’era prima. Il fatto è che con il governo dei patrioti ci affidiamo per i sistemi di connessione ad una società di un patriota di un altro paese, che fa profitto e che utilizza quel profitto in parte per consolidare il proprio potere politico. E’ grave che il delegato di Starlink in Italia, che risulta indagato, a un certo punto abbia addirittura minacciato il partito di maggioranza relativa del governo. Il governo può dirci se la sperimentazione della connessione con Starlink delle sedi diplomatiche italiane in Libano e Bangladesh è in corso? Se non è così avremmo bisogno di capire dal governo che cosa si sta facendo sul progetto della Commissione europea GovSatCom, perché la nostra preoccupazione è che l’Esecutivo non stia facendo nulla e che stia allontanando l’Italia dal progetto necessario di una difesa comune. E’ evidente che affidare a un monopolio privato di un altro paese la gestione delle infrastrutture di connessione delle sedi diplomatiche e della difesa determina rischi per la sicurezza nazionale ed europea”.