“Il governo poteva fare tutto in maniera differente. In manovra quasi tutte le scelte sono state obbligate, come va ripetendo la maggioranza? Sentirlo dire da destra è persino stucchevole, perché è una destra che all’opposizione di scagliava contro l’austerity, parlava dell’Europa matrigna e diceva che le accise andavano cancellate. La lista delle promesse che aveva fatto il governo è lunghissima, credo che gli elettori la ricordino”. Lo ha detto a Sky Economia Francesco Boccia, presidente del senatori Pd. “La deduzione dell’Ires sul costo del lavoro – ha continuato Boccia – non compensa neanche minimamente la cancellazione dell’Ace, gli imprenditori lo sanno. Credo che gli industriali che si sono incontrati oggi a Torino abbiano fatto una discussione concreta e si aspettavano risposte sul siderurgico, sull’automotive, sul calzaturiero. Qual è la risposta di prospettiva che ha dato il governo? Zero. Non basta dare la colpa all’Europa perché questo patto stabilità è il frutto di un accordo che ha fatto questo governo con Bruxelles. Hanno passato 6 mesi a parlare di non sottoscrivere il Mes per poi accontentarsi di un rientro del debito in 7 anni da 12-13 mld all’anno, 4 dei quali saranno a carico del governo che verrà, e mi auguro non sia il governo Meloni. Noi abbiamo sempre contestato alla destra la mancanza di visione del Paese. La verità è che questo governo non sa che fare. Prendiamo il settore dell’automotive: l’Europa non ha avuto una visione su cosa sta succedendo al mercato dell’auto. Il mercato è saturo. Per i giovani l’auto non è uno status symbol. La mobilità è mutata. Forse sarebbe stato più lungimirante fare fusioni aziendali, 10 in Europa sono troppe. Ed è chiaro che l’elettrico costa. E allora innanzitutto bisogna abbassare i costi. Ma tornare indietro non si può. Bisogna chiedersi come finanziare la transizione ecologica. E investire in innovazione e tecnologia. E invece – conclude Boccia – questo governo, che grida al lupo al lupo, sull’automotive poi nella manovra taglia 4,6 miliardi per il settore”.
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