“Partecipare ai referendum dell’8 e 9 giugno non è solo un diritto: è una responsabilità verso il futuro. Il Pd c’è. Con la segretaria, Elly Schlein, abbiamo sostenuto fin dall’inizio la raccolta firme e sosteniamo la campagna referendaria. In un tempo in cui il lavoro cambia volto e la cittadinanza viene ridefinita dalle trasformazioni sociali, votare è l’unico strumento che abbiamo per costruire un’Italia più giusta, inclusiva e consapevole. Il lavoro, un tempo garanzia di dignità e stabilità, oggi è sempre più precario, frammentato, a volte invisibile. L’automazione, la società digitale, i contratti sempre più precari stanno riscrivendo le regole del gioco, lasciando intere fasce di popolazione in povertà e in una specie di zona grigia, senza tutele né rappresentanza. Allo stesso tempo, il concetto di cittadinanza è al centro di un intenso dibattito culturale e politico, spesso travolto da un nazionalismo razzista che alimenta solo scontri sociali.
I referendum su lavoro e cittadinanza non sono solo questioni tecniche o giuridiche ma riguardano la vita quotidiana di ciascuno di noi e delle generazioni che verranno.
Il referendum sul jobs act non guarda al passato, come racconta chi prova a sabotarlo, ma al futuro. Perché vogliamo un lavoro diverso: vogliamo il salario minimo, perché sotto le 9 euro all’ora è sfruttamento; maggiore sicurezza perché le crescenti morti sul lavoro, l’ultima proprio in queste ore a Palermo, non sono più tollerabili; vogliamo un lavoro con maggiori tutele e salari dignitosi. Questo è un primo passo di una battaglia collettiva che porterà alla costruzione dell’alternativa a questa destra al governo che precarizza sempre più il lavoro e lo rende sempre più povero. Dobbiamo superare il quorum con un impegno massimo e, se supereremo anche solo di un voto il numero degli elettori che ha consentito a Giorgia Meloni di andare a Palazzo Chigi, allora il segnale sarà chiaro: sarà il primo avviso di sfratto. Sono 12.3 mln gli italiani che le hanno consentito di andare al governo, ce ne saranno tanti di più che l’8 e il 9 giugno le diranno che ne hanno abbastanza della loro inadeguatezza.
Il PD sarà in ogni piazza, qui in Puglia grazie al lavoro straordinario del PD in ogni circolo. Partiamo oggi con il segretario regionale De Santis, che ringrazio, con banchetti in 55 Comuni per spiegare le ragioni dei referendum.
Decidere di partecipare, di informarsi, di esprimere un voto consapevole significa affermare il proprio ruolo attivo in una democrazia viva, che non si esaurisce nella delega ai partiti o nelle proteste sui social”. Così Francesco Boccia, presidente dei Senatori del Pd, intervenendo a Bari dal palco della CGIL in collegamento con Futura 2025, l’evento per lanciare la campagna sui referendum di giugno.


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