“Si consenta a tutti e due i rami del Parlamento di
esaminare il decreto lavoro. Siamo ancora in un
sistema bicamerale perfetto. Vogliamo che il decreto che tocca
la vita di decine di milioni di italiani venga lavorato” da
entrambe le Camere “e che non si arrivi in fretta e furia ad
approvare solo alcune modifiche, di solito della maggioranza”.
Lo dice ai cronisti il capogruppo del Pd al Senato, Francesco
Boccia, al termine della capigruppo di questo pomeriggio. “Vanno
ascoltati tutti gli attori in tempi rapidi per consentire al
Senato e poi alla Camera di svolgere il lavoro emendativo”. Da
parte dei dem – conclude – c’e’ la disponibilità a rispettare
l’arco temporale che porta alla conversione. Non ci sarà un
atteggiamanto ostruzionistico ma saremo molto duri nel merito
perche’ vogliamo cambiare il testo in meglio. Siamo preoccupati
per gli effetti sociali di questo provvedimento che precarizza
il lavoro”.
“Non vorremmo che come avvenuto dall’inizio di questa legislatura
ci si trascini al termine dei 60 giorni per poi in fretta e furia
apportare qualche modifica in un solo ramo del Parlamento” ha
aggiunto “bisognerà ascoltare subito tutti gli attori, dopo la
frettolosa passerella del 30 aprile, visto che il governo coi
sindacati non si è confrontato”. BOCCIA ha assicurato che il
Partito democratico dà “tutta la disponibilità a rispettare i
tempi della conversione, non ci sarà un nostro atteggiamento
ostruzionistico”. “Ma saremo molto duri nel merito – ha concluso –
perchè questo decreto vogliamo cambiarlo in meglio. Siamo molto
preoccupati per gli effetti sociali di questo provvedimento
che precarizza il lavoro e lo trasforma in lavoro a cottimo”.


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