“Non contento di aver già tagliato oltre 200 milioni agli enti locali, che in questi mesi hanno dovuto tagliare spese per servizi e manutenzione del territorio, ora il governo fa un altro regalo ai comuni: penalizza, quelli che più si sono impegnati nell’attuazione del PNRR.
Ai comuni e alle province che, nonostante le continue giravolte del governo, stanno concretamente realizzando asili nido, efficientamenti energetici e grandi interventi di rigenerazione urbana, aggiungendo risorse proprie a quelle del PNRR, verranno tagliati fondi in una assurda logica di spending review: siccome avete speso e realizzato progetti vi tagliamo risorse!E tutto questo mentre il ministro Calderoli minaccia di non votare il premierato in caso di mancata approvazione dell’autonomia differenziata leghista e Giorgetti e Fitto litigano. La verità è che con una mano propongono l’autonomia differenziata ed egoista e con l’altra distruggono le autonomie locali, soprattutto quelle sane e virtuose, di tutta Italia.
È la conferma che la destra non ha mai creduto e voluto il PNRR: che senso ha tagliare fondi se hai avuto risorse aggiuntive per realizzare progetti? Il PNRR è stato fatto per ridurre le diseguaglianze non per coprire i tagli lineari di un governo incapace che preferisce dare soldi a evasori ed elusori. Durante la discussione sulla manovra la destra in Parlamento taceva quando noi protestavamo per i tagli sul PNRR, per la reintroduzione di quelli lineari, della clausole di salvaguardia e per le misure una tantum. Poi arriva il fallimento del concordato. E per fare cassa ora arriva il conto che verrà pagato da famiglie e cittadini a cui i comuni dovranno, ancora di più, tagliare servizi. Chiediamo che il governo ritiri il decreto e venga in Parlamento a confrontarsi”. Così il presidente dei senatori del Pd Francesco Boccia.


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