“Sul superbonus nella maggioranza e nel governo hanno la memoria corta o fanno finta di non ricordare. Dopo il lockdown il settore dell’edilizia era in ginocchio. E il superbonus in quella fase ha aiutato un settore importante della nostra economia. Giorgetti oggi i numeri li conosce bene e non può nascondersi dietro un dito o dietro i conti del superbonus che erano noti anche quando è stato varato il Def con il Deficit sul Pil al 3,7%. Rispettano questo parametro o faranno una manovra in deficit? Oggi il ministro ci deve dire se i numeri sono ancora quelli. Io penso che non sia così. Il superbonus nacque con il governo gialloverde e fu potenziato dal governo giallorosso. Ora dire che si cancella una misura come questa dall’oggi al domani non mi sembra una scelta oculata. Apriamo una discussione pensando a chi non potrà mai permettersi di ristrutturare un condominio in una periferia fatiscente di 50 anni fa. Il superbonus non diventi un alibi per nascondere che le promesse elettorali della maggioranza non possono essere mantenute. Invece di sterili discussioni vorrei sapere cosa ha intenzione di fare il Governo in Europa quando invierà il DPB. Sul Mes cosa hanno deciso? Sulla riforma del patto di stabilità da che parte stanno? Per non parlare del caos che hanno provocato sul Pnrr. Per la manovra chiediamo che i 4 miliardi chiesti dal ministro Schillaci per la sanità pubblica siano confermati. Se ci saranno noi sosterremo questa scelta. Viceversa saremo molto duri perché non vogliamo la privatizzazione dei servizi alla persona. Insisteremo nel chiedere che le risorse per il taglio del cuneo fiscale diventino strutturali. Ma è evidente che le risorse non ci sono e andrà aperti un negoziato in Europa che non vediamo”. Così il presidente dei senatori del Pd Francesco Boccia questa mattina a Sky Start.
“La discussione sulla soglia del 3% per l’accesso al Parlamento europeo mi sembra surreale e fuori luogo. In ogni caso mi sembra che anche su questo nella maggioranza non ci sia accordo. Io penso che la sfida del 2024 delle elezioni europee sia uno spartiacque sul futuro dell’Europa e di come l’Italia ci sta in UE. La campagna elettorale porterà al confronto tra due visioni alternative: l’Europa delle destre nazionaliste e sovraniste che provano a spostare su quell’asse i popolari e che porterebbe alla fine del sogno europeo e la proposta dei socialisti di un Europa federale e sempre più comunitaria che fa della centralità della persona e di una nuova visione del lavoro, dell’economia e dell’ambiente un punto fermo. È importante che prevalga elettoralmente questa visione e mi auguro che nel nostro paese chi ha a cuore una Unione Europea più giusta possa dare il suo contributo al Pd e a tutte le forze progressiste”. Così il presidente dei senatori del Pd Francesco Boccia questa mattina a Sky Start.


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