“Il salario minimo dà dignità al lavoro, oggi ci sono 3 milioni e mezzo di lavoratori poveri e con varie sentenze, ultima quella che ha riguardato un lavoratore della vigilanza, la Cassazione ha stabilito che è necessario remunerare il lavoro con un salario adeguato. Se fissiamo per principio il concetto che sotto i 9 euro non è lavoro ma è sfruttamento, non stiamo stabilendo una soglia massima: ci penserà poi il sindacato con la contrattazione ad approfondire le diversità tra i diversi settori. Il principio che sotto la soglia dei 9 euro il lavoro diventa sfruttamento dovrebbe andare bene per tutti. L’errore è stato considerare quella sul salario minimo come una proposta di parte, invece dovrebbe essere condivisa, per la dignità del lavoro e il bene del Paese”.
“La verità sul taglio del cuneo fiscale che intende operare la destra con la manovra è che non è strutturale ma è un bonus: vuol dire che per confermarlo oltre il 2024 si dovranno trovare prima altri 14,2 miliardi”. Lo ha detto Francesco Boccia, presidente del gruppo del Pd al Senato, a Sky Economia. “Questo problema si collega – ha proseguito Boccia – a un tema tutto politico di questa manovra, che è uno e uno solo: non c’è uno straccio di lotta all’evasione. Non c’è un articolo su questo. Anziché allargare la base imponibile e abbassare la pressione fiscale, la restringono e fanno un fisco a la carte. Per questo dico alla destra: fermatevi, parliamone, prendete, ad esempio, le risorse dalla inutile flat tax e facciamo insieme un provvedimento di lotta vera all’evasione, perché non c’è, e rendiamo stabile il taglio del cuneo fiscale. Invece non fanno pagare le tasse a chi evade perché sono da sempre i sostenitori dei meccanismi più fantasiosi di elusione ed evasione fiscale, altrimenti non farebbero condoni appena arrivano al governo”. “Tra l’altro – ha aggiunto Boccia – mi auguro che il testo della manovra arrivi presto in Parlamento, quest’anno non ci sono scuse di cambi di governo. Se la prossima settimana non avremo il testo, il Pd inizierà a fare proprie audizioni, perché bisogna ascoltare i bisogni del Paese”.