“Antiabortisti nei consultori è come far dirigere ospedali a no vax”

“L’emendamento sull’aborto allegato al Pnrr? E’ stato un blitz, semplicemente. Che conferma la deriva orbaniana di questo governo. Loro non hanno piacere che si dica così, ma così è. Mettere gli antiabortisti nei consultori è come dare la direzione degli ospedali ai no vax”. Lo dice Francesco Boccia, presidente del gruppo del Pd al Senato, intervistato da “La 27a ora” sul Corriere.it.
“Questo emendamento – prosegue Boccia – non ci stupisce, noi lo avevamo detto da subito che sarebbe successo. Da quando Giorgia Meloni in campagna elettorale aveva dichiarato che non avrebbero toccato il diritto all’aborto. Noi sapevamo che non sarebbe andata così. Pro-Vita, che farebbe meglio a non essere ipocrita e a chiamarsi direttamente anti abortista, dice che non entreranno nei consultori? Entrerà qualcun altro che dirà di volersi occupare di donne povere, bisognose, in difficoltà. Ma chi fa l’interruzione volontaria di gravidanza non è necessariamente povera e bisognosa. I consultori sono presidi fondamentali per la salute sessuale e riproduttiva, vanno rispettati. Questo è un pretesto di un governo che non vuole dare la libera scelta alle donne”. Alla domanda su come si può evitare tutto questo, Francesco Boccia risponde: “combattendo contro la costruzione di questa che è una società patriarcale. Ricordiamo le parole di Flo Kennedy, che diceva: ‘se gli uomini potessero rimanere incinti l’aborto sarebbe un sacramento’”.


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