“Come gruppo Pd chiediamo che il ministro dell’Economia e delle Finanze Giancarlo Giorgetti venga urgentemente in Aula al Senato a rispondere alla nostra interrogazione depositata il 22 ottobre, a prima firma di Cristina Tajani capogruppo dem nella Commissione Finanze, nella quale chiediamo lumi, informazioni, approfondimenti, certezze sui dati connessi al concordato fiscale, che è scaduto oggi. Siccome il concordato è un punto centrale del confronto sulla manovra che è appena iniziato e il governo in momenti diversi ha parlato prima di 3 mld di introiti previsti, poi di 2 mld e infine di 1 mld, temiamo che sia accaduto quello che avevamo paventato. Dalle notizie di stampa e dalle informazioni che ci arrivano, infatti, sembra che al concordato abbiamo aderito tra i 150 a 200 mila contribuenti, su una platea di 4,7 mln contribuenti potenziali, 2,7 con pagella fiscale e 2 mln forfettari. Siamo dunque al rischio che si verifichi la condizione per cui avrebbero aderito al concordato solo coloro che aderendo hanno risparmiato, pagando meno tasse nel ’25, ‘26 e ’27, con un piccolo acconto subito, mentre tutti coloro che sono in difficoltà e non hanno bisogno di aderire a un condono ovviamente non lo hanno fatto. Questa cosa ci preoccupa molto e per questo vogliamo sollecitare, attraverso la Presidenza del Senato, il ministro Giorgetti a rispondere alla nostra interrogazione, per capire quali siano le risorse effettive che questa operazione definita di compliance fiscale, ma che è un condono mascherato, permetterà di ottenere e come inciderà sulla manovra”. Lo ha detto in Aula ad inizio di seduta il senatore Francesco Boccia, presidente del gruppo del Pd.
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