“Nonostante le doti di equilibrista del Ministro dell’Economia Giorgetti, la verità è venuta a galla: la legge di bilancio della destra così come è non sta in piedi e il Ministro ammette che, a differenza di quanto annunciato più volte dalla presidente del Consiglio Meloni, la maggioranza sarà costretta a modificarla. Del resto tutte le audizione di questi giorni hanno ribadito che la manovra non è credibile nei numeri e non è sostenibile per la nostra economia e per il sistema di welfare.
Tutti i soggetti auditi, da ultimo oggi l’UPB, ci hanno detto che questa legge di bilancio non ha orizzonte ed è fatta solo di tanti microinterventi. Non c’è una scelta di politica economica e anche gli interventi sul cuneo fiscale, non strutturali, rischiano di diventare una clausola di salvaguardia contro i lavoratori che ipoteca i prossimi anni. Ma ciò che più colpisce delle analisi fatte è che questa manovra mette a rischio il futuro della sanità pubblica. Il finanziamento per l’anno prossimo rischia di non coprire nemmeno le spese e non c’è traccia di una programmazione per la sostenibilità del sistema sanitario negli anni a venire. I numeri del Pil sono legati alla piena attuazione dei progetti del PNRR, ora avvolti, grazie alle scelte del Ministro Fitto e del governo, nella nebbia. Una manovra per sopravvivere ma senza che sia individuata una strada, almeno un sentiero, per la crescita. Il re è nudo: siamo passati dalle promesse della campagna elettorale a una manovra basata su numeri fasulli e ipotesi di privatizzazioni di cui nessuno conosce soggetti, modi e tempi”. Così il presidente dei senatori del Pd Francesco Boccia dopo l’audizione del ministro Giorgetti.


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