“Quando la disumanità e l’insensibilità superano ogni limite allora anche le guerre, le atrocità, le discriminazioni rischiano di provocare indifferenza, un rischio che forse stiamo già correndo in quest’aula. E’ questo il motivo per il quale il gruppo del Pd si associa alla richiesta degli altri gruppi delle opposizioni, la differenza tra noi e la maggioranza è tutta qui: noi siamo qui per chiedere un intervento del governo, non sentiamo la voce del governo sulla tragedia di Gaza”. Lo ha detto il senatore Francesco Boccia, presidente del gruppo del Pd, nel suo intervento in Aula.
“Di fronte allo scellerato piano approvato ieri dal governo israeliano – ha detto ancora Boccia – di fronte al fatto che ieri Netanyahu ha detto che deporterà tutti i palestinesi nati e cresciuti nella loro terra, perché la striscia di Gaza non è terra del presidente Netanyahu, ma appartiene al popolo palestinese, non è più rinviabile un chiarimento da parte del governo.
Ieri la senatrice Segre, cui dobbiamo eterna riconoscenza per la sua storia e la sua voce autorevole, ha toccato il cuore di tutti italiani con parole durissime, parlando di ‘profonda repulsione per il governo di Benjamin Netanyahu’, non per il popolo israeliano. E la smettano di confondere il popolo israeliano con un governo di criminali. Il tasso di atrocità e disumanità del governo israeliano è oramai sotto gli occhi di tutto il mondo, un governo dove siede un ministro, Itamar Ben Gvir, che ieri si sarebbe detto contrario finanche a qualunque accesso di cibo a Gaza. Per lui la popolazione deve morire di fame. Come si fa ad essere indifferenti? Abbiamo condannato l’attacco di Hamas in tutte le sedi. La tradizione diplomatica italiana in Europa, che ha fatto la storia e che ora non appartiene a questo governo, deve essere il punto di riferimento dell’Italia. Di fronte alla gravità di quello che sta accadendo, alla torsione autoritaria del governo anche nei confronti degli altri poteri dello stato israeliano, al totale disprezzo del dolore delle famiglie degli ostaggi, noi ci aspettiamo una parola chiara da parte del governo italiano, che ha il dovere di esprimere una posizione. Questo silenzio non è solo una forma di ignavia, ma diventa una gravissima complicità con chi da quasi due anni sta compiendo sistematici crimini di guerra. Tacere o restare neutrali oggi, significa essere complici. Il governo – ha concluso Boccia – riferisca quanto prima in quest’aula”.


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