“Quanto avvenuto ieri sul dossier del Servizio Bilancio del Senato è una cosa gravissima. E la toppa che qualcuno ha voluto mettere è peggiore del buco fatto. Rischiamo di passare dall’autonomia differenziata all’autonomia ‘controllata’, perché ieri hanno cercato di limitare la discussione nel merito. Una decisione inaccettabile. Quella pubblicata ieri non era una bozza: i meccanismi di pubblicazione sono sottoposti a controlli precisi e preventivi che erano stati fatti come sempre. Per questo è grave che quel documento sia stato ritirato. La presidenza del Senato ha il dovere di informarci su quanto avvenuto: vanno accertati i fatti, e non è una cosa che possa essere scaricata sul personale del servizio del bilancio che è già sottodimensionato ed è al momento senza il responsabile. È già successo tante altre volte che un dossier dei servizi bilancio di Camera o Senato fosse critico nei confronti di provvedimenti del governo in discussione. È sacrosanto che uffici parlamentari svolgano questa funzione: si tratta di meccanismi di controllo democratico esercitati dal Parlamento. Meccanismi che noi difenderemo sempre. Un dossier è una analisi critica di cui il governo deve tenere conto e a cui il governo deve rispondere. Per questo è necessario convocare una conferenza dei capigruppo e ci associamo alla richiesta di informativa del ministro Calderoli avanzata dagli altri gruppi di opposizione e chiederemo che la prima audizione sul ddl Autonomia, un provvedimento che ci preoccupa molto, sia quella del servizio bilancio del Senato, che è autorità terza e ha le competenze per fornire elementi conoscitivi preliminari su un provvedimento pericoloso per il Paese”. Così il presidente dei senatori del Pd Francesco Boccia.
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