“Ringrazio la sottosegretaria Siracursano, ma oggi nell’Aula del Senato è andata in onda l’ennesima umiliazione del Parlamento sulla vicenda dell’ex Ilva. Avremmo voluto conoscere dal ministro Fitto il contenuto del memorandum che ha sottoscritto con Acciaierie d’Italia e Arcelor Mittal e che è tutt’ora sconosciuto. Siamo molto preoccupati e non ci arrendiamo, vogliamo solo sapere se siamo di fronte a una strada di interlocuzione con il governo Meloni o alla necessità di denunciare le omissioni del governo stesso agli altri organi controllo”. Lo ha detto in Aula il senatore Francesco Boccia, presidente del gruppo del Pd, nel corso della risposta all’interpellanza presentata dal Pd.
“La firma di quel memorandum, con la relativa mancata comunicazione al socio pubblico del suo contenuto – ha continuato Boccia – è grave. Il governo intende chiarire il futuro di Acciaierie di Italia? Noi chiediamo che torni pubblica e che si facciano verifiche sugli scambi infragruppo tra Acciaierie e Mittal, perché i numeri non tornano. Il governo sta svendendo l’azienda e negando la decarbonizzazione. Il Pd non si fermerà neanche di fronte alla fuga di Fitto, come credo buona parte delle altre opposizioni, e si batterà per rendere di nuovo pubblica l’azienda e tornare all’impegno diretto dello Stato per la decarbonizzazione. Intanto presenteremo emendamenti al decreto Anticipi e poi in manovra per affrontare questa situazione e salvaguardare l’impianto e i lavoratori. Andremo avanti fino a chiedere un’altra amministrazione straordinaria. Oggi è chiaro che i ministri Giorgetti e Urso si sono lavati le mani, mentre il ministro Fitto è in fuga come il governo Meloni dalle responsabilità sul futuro di Taranto, Genova Cornigliano, Novi ligure e Porto Marghera”.