“La maggioranza si conferma supina alle esigenze del governo. E quindi non c’erano le condizioni per dare il nostro sostegno a questo calendario. Tajani, com’è noto, continua ad essere reticente su Gaza e a non informare il Parlamento. Verrà al Senato il 28 maggio, che è lo stesso giorno in cui, ottenuto anche questo con due mesi di grave ritardo, Giorgetti verrà a informare il Parlamento sul gravissimo ritardo che si protrae sulla riforma della legge di contabilità e delle regole che sono state violate sul Def”. Lo ha detto il presidente dei senatori del Pd Francesco Boccia commentando il calendario messo a punto dalla Conferenza dei Capigruppo di Palazzo Madama che ha stabilito anche che la riforma costituzionale per la separazione delle carriere dei magistrati arrivi all’attenzione dell’Aula l’11 giugno anche nel caso in cui non si sia concluso l’esame in Commissione Affari costituzionali. E anche su questo Boccia protesta: “E’ l’ennesima prova di quanto il governo imponga alla maggioranza i tempi e dinamiche che noi contestiamo. La minaccia di andare in Aula anche senza il mandato al relatore è gravissima”.


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