“L’Intelligenza Artificiale è ormai parte integrante della nostra quotidianità.
Questa rivoluzione sta trasformando profondamente le catene del valore dei sistemi produttivi, la società, le economie nazionali e, di conseguenza, gli equilibri geopolitici. Non a caso, assistiamo a una nuova corsa alla supremazia tecnologica, paragonabile alla “space race” degli anni ’60-’70, ma con protagonisti diversi: Stati Uniti e Cina.
Ancora una volta, l’UE trascinata da sempre più forti sovranismi, non ha perso l’occasione di dimostrare la sua estrema frammentazione, invece di offrire una risposta unitaria con ingenti investimenti comuni in un settore cruciale per il futuro del continente.
Proprio nelle ultime ore, la Francia ha annunciato oltre 100 miliardi di euro di investimenti attratti per potenziare la propria posizione (e quella del suo enfant prodige, Mistral AI) nell’ecosistema. Un’iniziativa che avrebbe avuto un impatto ben maggiore se fosse stata portata a livello europeo, mettendo in comune competenze, che di certo non mancano, e risorse finanziarie.
Una cosa è certa: in Europa l’AI è vittima delle frenate continue dei paesi nazionalisti. Per il resto solo regolamentazioni. L’Act ne è la prova, un’iniziativa lodevole che impone divieti su pratiche AI considerate troppo rischiose per i diritti fondamentali, come il social scoring, l’identificazione biometrica e le tecniche manipolative o ingannevoli.
Ma di fronte al ritmo serrato di questa nuova space race, l’UE appare inadeguata. È come se, mentre gli Stati Uniti progettavano l’Apollo, l’Europa si si fosse concentrata esclusivamente nel definire le regole per l’atterraggio sulla Luna.
L’UE potrà imporre restrizioni ai colossi tecnologici solo finché il suo mercato rimarrà rilevante a livello globale e per esserlo bisogna mettere insieme risorse, ricerca e investimenti. Purtroppo, il suo peso si sta riducendo rispetto ai mercati emergenti, e i grandi player non esitano a escluderci dai loro servizi: Apple Intelligence non è ancora disponibile in Europa, mentre DeepSeek è stato immediatamente bloccato in Italia. Cosa accadrà quando ci troveremo completamente tagliati fuori da strumenti essenziali per la competitività?
Tuttavia, viviamo in un’epoca in cui le istituzioni sovranazionali rischiano di sgretolarsi sotto il peso dei sovranismi e delle tensioni globali, basti pensare alla crisi della CPI, dell’ONU e dell’OMS”. Così il presidente dei senatori del Pd Francesco Boccia intervenuto al seminario, organizzato dal Policy Observatory della Luiss, ‘Innovazione e regolamentazione al tempo dell’Intelligenza Artificiale:
Costi, obiettivi e trade-off della digital regulation’ in corso di svolgimento nella sala Matteotti della Camera dei Deputati.